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Cronaca

C'era una volta Porta Maggiore. Ora trionfa il mercatino illegale

Aumenta il degrado a porta Maggiore. In aumento i banchisti improvvisati e la merce abbandonata in strada

C'era una volta Porta Maggiore, una è delle porte nelle Mura aureliane, forse la più importante quella dove convergono 8 degli undici acquedotti dell'antica Roma. Un monumento che da solo, messo in qualsiasi altra città, attirerebbe turisti a frotte. Non nella Roma dell'anno 2016 però.

Qui, a Porta Maggiore, si materializza l'espressione del monumento al degrado. Un appuntamento fisso, ormai quotidiano con la sciatteria, l'abbandono e la mancanza di controllo. Ogni mattina alle gruppi di venditori improvvisati, rom, extracomunitari e italiani, con i loro carrelli, trolley e lenzuoli, danno vita al mercatino illegale più assurdo della città. Più assurdo perché appunto si materializza all'ombra di un monumento che il mondo ci invidia. 

Negli ultimi giorni le segnalazioni dei cittadini si moltiplicano. Tutte segnalano un aumento dei venditori, dei banchi improvvisati e della merce di dubbia provenienza. Ormai occupano l'intero marciapiede, ostacolando le centinaia di persone in attesa dei tram o del trenino Roma Giardinetti. 

I vigili, in presidio in zona per il traffico, non spaventano neanche più i venditori. E il degrado peggiora una volta che i venditori improvvisati abbandonano l'area. "Lasciano cumuli di immondizia e di merce invenduta e nessuno fa niente", racconta una cittadina indignata. 

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