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Cronaca

Il Ponte di Ferro resterà chiuso per mesi. Dopo le riunioni definita la viabilità alternativa

I vigili del fuoco e i carabinieri hanno interdetto il transito dei veicoli e dei pedoni sul ponte dichiarato inagibile. Il Dipartimento Lavori Pubblici di Roma Capitale stabilirà ora l'entità dei danni a livello strutturale.

Quanto tempo resterà chiuso il Ponte di Ferro, dopo l'incendio di sabato sera? Quali strade di posso fare per attraversare il ponte che collega Marconi e Ostiense? Sono le domande più importanti, oltre quelle che riguardano le indagini, che i romani si stanno facendo in queste ore per capire che futuro prossimo avranno davanti gli abitanti di Roma sud. 

Dopo due riunioni del Centro Operativo Comunale (COC), Roma Servizi per la Mobilità ha messo a punto le prime misure per ridurre i disagi alla circolazione stradale che inevitabilmente si avranno dopo l'incendio e la chiusura del Ponte dell'Industria, nome originale della struttura che collega via del Porto Fluviale (Ostiense) a via Antonio Pacinotti (Portuense-Marconi).

Le strade chiuse dopo l'incendio al Ponte di Ferro

Vigili del fuoco e carabinieri, che indagano, hanno chiuso il tratto di strada compreso tra via Pacinotti e via del Commercio in entrambi i sensi di marcia. Interdette anche le banchine del fiume Tevere e la pista ciclabile nel tratto in prossimità del ponte. La Capitaneria di Porto di Roma Fiumicino ha emesso invece un'ordinanza urgente con misure di interdizione alla navigazione e allo stazionamento del tratto del Tevere all'altezza del "Ponte di ferro".

L'area del ponte è transennata e presidiata dalla Polizia Locale impegnata sul posto anche per agevolare la viabilità. Attivati i pannelli a messaggio variabile siti in Piazza dell'Emporio e in viale Marconi per avvertire della chiusura da via Antonio Pacinotti a via del Commercio. La zona in prossimità dei due ingressi del ponte è circondata da transenne e ci sono agenti della Polizia di Roma Capitale e dei Vigili del Fuoco a presidiare i due lati del ponte.

Ponte di Ferro chiuso: i percorsi alternativi e i mezzi pubblici per raggiungere la zona

I percorsi alternativi per superare il Ponte di Ferro

Per i veicoli provenienti dalla Magliana si suggerisce di passare per ponte Marconi, quindi viale Marconi o il lungotevere San Paolo. Per coloro che provengono sia dalla Portuense che dalla circonvallazione Gianicolense, l'alternativa è di transitare su Ponte Testaccio, quindi lungotevere Aventino o via Marmorata, stando attenti però ai lavori notturni in programma da lunedì a venerdì. Anche per coloro che provengono dal Gianicolo o da Trastevere, si suggerisce l'uso di Ponte Testaccio.

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Quando riaprirà il Ponte di Ferro

Una situazione di viabilità alternativa che durerà per mesi. Almeno sei, secondo le prime stime. L'incendio ha piegato parti delle travi in acciaio e non ha solo danneggiato una passerella laterale. Il primo passo, con l'area posta sotto sequestro, sarà quello di mettere in sicurezza la parte del ponte che affaccia in zona Marconi. Da lì in poi si potrà aprire la fase di studio dei lavori, con la prima fase che riguarderà la stabilità della struttura, e di ciò che ne rimane. Sempre se la Procura non decidesse di mettere sotto sequestro l'infrastruttura per fare i rilievi approfonditi e inderogabili che rallenterebbero l'iter.

Il primo passo sarà quello di realizzare un progetto, stanziare i fondi, fare la gara per affidamento dell'opera. Una fase che può durare dai due ai tre mesi mesi. Altri tre, almeno, per i lavori. Al netto di rallentamenti o intoppi vari. Ma non finirà qui. Oltre i lavori in superficie, bisognerà ripulire le banchine del Tevere da tutte le sterpaglie, risistemare le parti dei sottoservizi e monitorare il fiume per evitare che detriti in ferro possano creare danni in caso di innalzamento del Tevere. Tempi certi, per ora, non ce ne sono. 

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