"Quando vedi la polizia devi abbassare lo sguardo e portare rispetto". E poi le botte. Pestati e intimiditi da quattro agenti di polizia di Stato che li avevano fermati della circonvallazione Cornelia. Tre ragazzi di sedici anni potrebbero ora portare a processo i rappresentanti delle forze dell'ordine indagati per lesioni, abuso di ufficio e depistaggio. Le indagini, coordinate dal pm Carlo Villani, si sono concluse. A portarle è termine è stata la stessa polizia di Stato, con gli investigatori della Squadra Mobile.

La storia risale a circa un anno fa, come riportato da Repubblica. Gli agenti indagati, secondo quanto ricostruito, sarebbero stati avvisati dalla centrale operativa. L'intervento era per sedare una rissa fra sudamericani alla stazione Cornelia, a pochi passi dal Mc Donald's. Arrivati sul posto gli agenti trovano una comitiva di ragazzini che si divertiva a giocare con un carrello della spesa. A quel punto sarebbe scattata una sorta di ritorsione, apparentemente immotivata, nei loro confronti. 

Gli agenti colpiscono i minorenni con schiaffi e li minacciano. Un ragazzo ha ricevuto uno schiaffo al volto, un altro è stato afferrato per un braccio e sbattuto contro un muro. Quando uno dei ragazzi avrebbe cercato di avvisare i genitori, un agente gli ha strappato il telefonino dalle mani. Comportamenti ricostruiti dai magistrati della procura e dalla squadra mobile.

Uno degli agenti, ad esempio, "sferrava un forte schiaffo al volto" di uno dei minorenni, mentre un altro poliziotto "strattonava e spingeva senza motivo un altro" si legge nell'avviso di conclusione delle indagini. L'avvocato di una delle vittime, a Repubblica ha sottolineato che la polizia ha dimostrato "di avere al suo interno gli anticorpi necessari", commentando l'esito delle indagini della squadra mobile.