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Cronaca

Regione Lazio, il nuovo logo scatena polemiche: "E' brutto" e anche "copiato"

Due settimane fa la presentazione del nuovo brand e del pay-off che ha scatenato le provocazioni degli addetti ai lavori. La lettera 'riparatoria' del presidente dell'Aiap, Daniela Piscitelli: "Ha vinto la mediocrità"

Avrebbe dovuto promuovere il turismo nella Regione Lazio e invece ha suscitato una valanga di polemiche, soprattutto e non a caso sul web. Il nuovo logo, per il quale lo scorso novembre era stato lanciato un concorso a livello nazionale, ha lasciato scontenti un po' tutti. Dai grafici, per l'oggettiva inefficacia del design, agli addetti ai lavori la delusione è stata tanta. L'ultima critica, in ordine di tempo viene dal portale 'Noiroma.tv': eccessiva sarebbe la somiglianza con il logo 'Scopri la Puglia', un'associazione senza fini di lucro che propone iniziative destinate alla valorizzazione delle peculiarità del territorio pugliese.

Appena due settimane fa era stato reso pubblico il vincitore del bando. Ad aggiudicarsi il primo premio di 12.000 euro tra i 112 progetti presentati è stata Lara Lombardi per il design, mentre i 5.000 euro per il miglior pay-off sono andati a Luigi Erbetta. Ma è subito polemica. L'aggravante è stata la presenza in giuria di Enrico Parisio e Dario Curatolo, membri dell'Aiap (Associazione italiana design della comunicazione visiva) che hanno supervisionato l'intero progetto.

LA LETTERA DEL PRESIDENTE AIAP - Immediata la replica del presidente dell'associazione, Daniela Piscitelli, che in una lettera aperta ha cercato di rimediare alla brutta figura in cui è stato criticato il livello di preparazione dei designer italiani. "Aiap ha collaborato alla stesura del bando. L'ente banditore a pubblicazione del bando non ha permesso ci fossero più di due esponenti Aiap regionali in giuria. Questi due esponenti regionali NON hanno votato il logo che ha vinto e, anzi, hanno evidenziato la pochezza e la fragilità di TUTTE le proposte pervenute. I restanti tre giurati hanno ritenuto, invece, di poter premiare il logo che avete visto. Nella redazione del bando, Aiap aveva evidenziato anche la necessità di allungare i tempi di progettazione, argomento che è stato recepito dall’amministrazione pubblica solo concedendo una minima proroga; anche questo, forse, spiega la scarsa qualità dei progetti pervenuti. Questa la cronaca modesta di un paese modesto. Ha vinto la mediocrità. Noi (Aiap? Una classe intera di progettisti seri?) abbiamo perso".

"Il livello delle proposte che arriva in questi concorsi è veramente bassissimo. Costruire i contesti, elevare la qualità delle nostre proposte, avere il coraggio e la preparazione di poter presentare a questi concorsi delle proposte che facciano la differenza rispetto alla paccotiglia che dilaga, questo è quello che ognuno di noi potrebbe fare. Solo costruendo contesti possiamo sperare che la qualità si alzi e, soprattutto vi sia la possibilità indiscutibile di avere dei termini di paragone che parlino quasi da soli. A Bologna è stato così. Non a caso un primo premio, e un secondo premio lasciato vuoto. Un segnale preciso sulle differenze qualitative dei progetti".

"In quattro anni e più di 11.000 (contate e vere) ore di lavoro per Aiap gratuite posso dire in tutta franchezza che il problema è altrove e risiede nella costruzione di contesti di senso e la costruzione di una cultura di profondità, non di superficie. Dobbiamo tutti (e rubo le parole a Massimo Guastini dell’ADCI) fare di più. Adci e Aiap ci sono, tracciano linee guida, sono disponibili al confronto con le istituzioni e a condividere cultura della comunicazione, e buone pratiche nella gestione delle consultazioni e gare. Poi però occorre anche che Soci e non nella pratica quotidiana evitino di accorrere come mosche sulla merda per ogni bando Zooppa".

UN CONCORSO "COPIA E INCOLLA" - Pesanti le critiche mosse dal consigliere regionale del Lazio, Fabrizio Santori, che ha accusato il presidente Nicola Zingaretti di voler "copiare Vendola non solo nell'imbarazzante gestione sanitaria ma anche nel logo che dovrebbe promuovere il Lazio nel mondo. E per la nostra Regione ecco arrivare l'ennesima figuraccia su scala globale peraltro costata migliaia di euro ai cittadini del Lazio".

"Quattro rombi che racchiudono altrettanti simboli di punti di forza del territori" continua Santori "con gli stessi identici colori, verde, rosso, arancione e blu, che utilizzò la Regione Puglia per promuovere il territorio. Ma non solo, se il pay-off del marketing territoriale era 'Scopri la Puglia', quello della nostra Regione è 'Lazio, eterna scoperta'. Non è un caso che alla presentazione ci fosse come testimonial Enrico Brignano, proprio perché sulla cosa troppo ci sarebbe da ridere se non fosse che invece c'è da disperarsi per la figuraccia inanellata da Zingaretti su cui faremo chiarezza anche in merito ai costi sostenuti per questo concorso 'copia e incolla'. Anche perché una Regione come il Lazio, che annovera Roma e altre inestimabili bellezze nel suo patrimonio artistico e culturale, vive di turismo e di un marketing territoriale che sappia con competenza ed efficacia promuoverlo adeguatamente. Zingaretti si scusi anche con la Bit di Milano".

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