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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Roma sogna di diventare ciclabile: idee e progetti senza 'raccordi'

Bike sharing, piste ciclabili e piani di sviluppo. Crescono i ciclisti ma la città eterna non riesce ancora a soddisfare in pieno una mobilità sostenibile

Bici più metro, come nelle capitali moderne. Ci provano tanti romani, ogni giorno, ogni mese di più. Anche i dati sembrano confermarlo. Non mancano le difficoltà perché le politiche per la ciclabilità non sembrano essere la priorità di nessuna delle istituzioni che comandano la Capitale. Lo racconta, ad esempio, un nostro lettore che ci ha scritto per raccontare il suo calvario quotidiano per muoversi, sognando di essere in una città europea, da Magliana a Colli Aniene. "Abito in via Pian due Torri e devo raggiungere ogni giorno via D'Onofrio, a Colli Aniene. Inutile dire che si tratta di un percorso ad ostacoli in cui incontro rom che dormono e vivono sulla pista ciclabile (viadotto della Magliana ndr); metro sovraffolate in cui caricare la bici è un'impresa. Altre ciclabili interrotte da erbacce e mal tenute da chi dovrebbe provvedere alla manutenzione. Risultato, un'ora e mezzo per un tragitto che, se le cose funzionassero come dovrebbero, non richiederebbe più di 45 minuti. Mi chiedo: di chi è la colpa?". Abbiamo provato a dare risposte a questa domanda che è del nostro lettore ma anche dei tanti ciclisti o aspiranti che sempre più vorrebbero utilizzare la bici per muoversi.

35 PISTE CICLABILI - Un percorso complicato che nonostante le 35 piste ciclabili che attraversano tutta la Capitale (indicate dal sito dell'Agenzia della Mobilità), dalla Dorsale del litorale di Ostia a Villa Ada o da Anagnina a Magliana risulta essere ricco di insidie: dalle automobili in sosta selvaggia parcheggiate molte volte davanti gli ingressi delle ciclabili, agli insediamenti abusivi presenti nelle stesse, senza considerare scarsa manutenzione, difficoltà a trovare i giusti varchi, limitazioni, vegetazione incolta, buche, scalini e difficoltà all'uso di interscambiare l'uso delle due ruote a quello dei mezzi pubblici. Una città che nonostante la presenza di diversi colli e sali scendi impegnativi, si presenta pianeggiante in diverse parti del territorio come a Roma est o nella zona del litorale.

CICLISTA IN CRESCITA - Una situazione molto lontana dalle grandi Capitali europee delle bici come Amsterdam o per restare in Italia come Ferrara, ma che vede il numero dei ciclisti aumentare esponenzialmente con dei dati che parlano di 170.000 mila romani convertiti all'uso delle due ruote ecologiche. Ciclisti urbani che sono passati dallo 0,4% della popolazione nel biennio 2010-2011 al 4% del 2012. Dati che la dicono lunga sulla volontà dei romani di poter usufruire di una città a misura di bicicletta ma che si scontrano con una politica delle due ruote che dopo l'approvazione del Piano Quadro Mobilità (votato in Comune nell'aprile del 2012) e l'apertura di diversi punti di bike sharing (VI, XI e XXVII Municipio) ancora stenta a dare i risultati con i ciclisti che, armati di buona volontà e fiduciosi che le cose possano cambiare, cercano varchi per recarsi al lavoro e tornare a casa sani e salvi. Romani ai cui piace poter fare delle passeggiate in bicicletta nel fine settimana (magari approfittando di una domenica ecologica) ma che mostrano soprattutto la voglia e la necessità di poter utilizzare la bicicletta nel quotidiano, semplicemente per andare al lavoro. Volontà che fuoriesce dall'indagine dell'Agenzia per la Mobilità che fotografa gli spostamenti abituali dei ciclisti romani (indicati in 5 volte a settimana) in aumento esponenziale, con 40mila ciclisti che hanno dichiarato di rientrare in questa fascia, sommando gli spostamenti per andare al lavoro e tornare a casa.

PIANO QUADRO CICLABILITA' - Città di Roma che aspetta con ardore la messa in pratica del 'Piano Quadro Ciclabilità', approvato in Campidoglio il 24 aprile del 2012. Una rivoluzione in tema di trasporti e collegamenti con la Capitale che entro il 2020 dovrebbe essere dotata di mille chilometri di piste ciclabili. Un intervento da 170 milioni di euro con un documento che prevede che una parte delle multe elevate siano destinate alla sicurezza stradale e alla ciclabilità. Il Piano prevede inoltre una vasta rete di piste ciclabili, che toccheranno la tangenziale e i vari municipi. Fra i tratti che dovrebbero essere realizzati per primi ci sono l'Appia, Tor de Cenci, Caffarella e Roma-Fiumicino. Verrà poi istituita una cabina di regia perché sul tema siano impegnati tutti i dipartimenti che ne hanno competenze. Infine, sono previsti stalli per le biciclette nelle stazioni metro, ferroviarie, nei parcheggi e davanti alle scuole.

#SALVACICLISTI - Opere pubbliche sulla ciclabilità rimaste ancora sulla carta, come sottolineava Simone Dini del Movimento #Salvaciclisti alla vigilia della presentazione dei dati del numero dei cittadini che utilizzano le due ruote:  "L'aumento, conclamato dai dati ma percepito empiricamente da tutti, avviene in assenza di politiche per la ciclabilità, dunque spontaneamente e malgrado la mancanza di azioni amministrative. Se ci fossero politiche per la ciclabilità il dato sarebbe immensamente moltiplicato. Ma la tendenza è ormai inarrestabile, anche se gli amministratori fanno finta di niente". Secondo Dini, è necessario "favorire la ciclabilità con politiche davvero efficaci, senza agitare la bandiera demagogica dei km di piste ciclabili per raggranellare consenso tanto facile quanto disinformato: non è solo una questione di tutela di ciclisti, per quanto priorità assoluta, ma un modo per iniziare a ragionare sulle reali esigenze di spostamento delle persone, e non più sulla gestione dei flussi di automobili".

BICIROMA - Bike Sharing e Piano Quadro Ciclabilità sono invece secondo il presidente dell'Associazione BiciRoma Fausto Bonafaccia i due aspetti sui quali mancano le politiche concrete dell'amministrazione. Fondatore dell'associazione Due Ruote onlus da sempre molto critico sulla situazione delle ciclabili della Capitale, con un dettagliato resoconto della maggiori difficoltà che un ciclista può avere dei percorsi ciclabili che riguardano Magliana, Testaccio, Prati, la zona della Moschea, i diversi Lungotevere la ciclabile della Colombo, quella dell'Aniene e via discorrendo. "Crediamo che il Piano Quadro Ciclabilità possa essere una buona soluzione. Certo bisognerebbe cominciare dalle ciclabili che abbiamo, che manifestano i più disparati problemi dalle buche alle staccionate pericolose, senza considerare mancata pulizia e accessi impraticabili a causa di molti automobilisti incivili.  Un'impostazione della ciclabilità romana non sufficiente ad esaudire le necessità dei tanti ciclisti della città, che con l'avvento della bicicletta a pedalata assistita diventeranno sempre di più. E' necessario che il Piano Quadro della Ciclabilità trovi adeguati finanziamenti e venga realizzato man mano che si fanno le manutenzioni stradali senza perdere più nessuna occasione di sviluppo della mobilità ciclistica e sostenibile nella nostra città e garantendo realmente la sicurezza di chi si sposta in bicicletta".

Inaugurazione Bike Sharing nel VI municipio

BIKE SHARING - Una messa in atto del Piano Quadro Ciclabilità ma dopo una manutenzione degna di questo nome per le piste già esistenti. Questione sulla quale si sofferma ancora Fausto Bonafaccia non nasconde la sua delusione per un altro importante progetto di ciclabiità: il bike sharing. "BiciRoma a cui aderiscono oltre 8200 persone, ha ricevuto varie segnalazioni in merito a questo servizio. Purtroppo è facile constatare come da tempo siano rimaste solo le stazioni vuote e quindi il bike sharing romano si possa considerare non più attivo. Stando così le cose chiediamo a Roma Capitale e all’Agenzia Roma Servizi per la Mobilità di restituire i soldi agli utenti che hanno sottoscritto la tessera del servizio. Ci auguriamo che si convenga sulla necessità di rifondare a Roma, al più presto, un nuovo bike sharing  degno di questo nome come avviene a Parigi, Barcellona, Lione ma anche nella meno lontana Milano dove il servizio sembra funzionare bene".

MUNICIPIO VI - Progetto di bike sharing che dopo i Municipi XI e XXVII ha preso il via nel settembre 2011 nel Municipio VI, Pigneto-Torpignattara. Due postazioni con colonnine di ricarica, una in via di Torre Annunziata e l'altra in via dell'Acqua Bullicante, 10 biciclette elettriche in tutto e la speranza, a fine "sperimentazione", di allargare il servizio su tutto il territorio. Progetto di bike sharing finanziato da un bando della Provincia di Roma dell'allora amministrazione Zingaretti per promuovere la mobilità sostenibile nei quartieri della città che ha riguardato anche, insieme ai tre municipi romani, i comuni di Cave, Genazzano, Civitavecchia, Frascati, Albano e Percile per un finanziamento totale di 120 mila euro. Circoscrizione VI che prevede un piano Biciplan con il presidente Palmieri che alla domanda su come è servito il territorio spiega: "Abbiamo un biciplan municipale approvato qualche anno fa, che delinea la rete ciclabile e, sulla base di quello, appena ne abbiamo la possibilità, interveniamo per costruire tratti di piste". Tratti sì perché "farle tutte è improponibile". "Allo stato attuale quelli più consistenti sono: il percorso consigliato su via Prenestina, e un lungo tratto, con qualche interruzione, che da piazza Mangano al Collatino giù fino alla fermata Serenssima della FR2, poi, passando da viale Venezia Giulia, finisce dentro villa Gordiani".

MUNICIPIO X - Tra le realtà cittadine più complesse c'è quella del Muncipio X Tuscolano con diverse piste ciclabili che attraversano il vasto territorio che sono al limite del degrado. Nonostante il territorio sia mediamente pianeggiante, infatti, nessuna rete è ancora stata creata per unire le diverse piste esistenti. Facendo un giro tra alcune delle principali piste del Municipio X si scopre inoltre che, oltre al degrado generale del manto stradale, è presente un altro triste fenomeno: in molti punti è possibile vedere auto che, posteggiate senza troppo scrupolo, invadono le piste stesse interrompendone interi tratti. Questa la situazione dettagliata:
VIALE SCHIAVONETTI - La pista collega la via Tuscolana alla zona della Romanina, nei pressi dell'Università di Tor Vergata. Pur trovandosi in un discreto stato la pista è spesso bloccata in diversi punti dalle molte auto posteggiate – anche al suo interno – mentre risultano assenti alcuni collegamenti fra una rotonda e l’altra. L’intero tratto misura in totale 1,4 Km e presenta un lieve dislivello che raggiunge, dal punto massimo al punto minimo, circa 12 metri.

Pista ciclabile viale Schiavonetti - foto di MG


STAZIONE ANAGNINA – La pista ciclabile nei pressi della stazione Anagnina misura invece 1,9 Km e gira intorno ad una grande area verde recintata limitrofa alla stazione. Il suo tragitto, per alcuni tratti dissestato, potrebbe in teoria fornire ai ciclisti un buon collegamento con la fermata metro Anagnina, ma la sua indipendenza da altre piste limita di molto un suo utilizzo in tal senso. Il dislivello tra il punto più alto e quello più basso è minimo anche in questa zona: soli 10 metri.

Pista ciclabile stazione Anagnina - foto di MG


VIALE ANTONIO CIAMARRA – La pista ciclabile di via Antonio Ciamarra è una delle più recenti: presenta infatti un fondo in buone condizioni e costeggia, nel suo itinerario che copre approssimativamente un’area tra Torre Maura e la stazione Anagnina, diverse fontanelle e spazi giochi per bambini. La lunghezza di questa pista è di 1,3 Km e presenta un dislivello complessivo di circa 9 metri.

Pista ciclabile viale Antonio Ciamarra - foto di MG


VIA MARCO FULVIO NOBILIORE – Nel cuore del quartiere Don Bosco è possibile percorrere la pista ciclabile di via Marco Fulvio Nobiliore, che collega il quartiere al Parco degli Acquedotti passando per via Salvioli, la Chiesa di S. Giovanni Bosco e viale Giulio Agricola. Proprio in questo ultimo punto, però, la pista è stata interrotta nel 2010 per permettere i lavori – mai ultimati – del PuP Giulio Agricola. La misura complessiva del percorso è di circa 1,1 Km e presenta un dislivello massimo di 7 metri.

Pista ciclabile via M.F. Nobiliore - foto di MG


Pista ciclabile Parco degli Acquedotti - foto di MG


PARCO DEGLI ACQUEDOTTI – Questa pista è in assoluto la più grande tra quelle accessibili nel Municipio X e, sviluppandosi anche al di fuori del Decimo, raggiunge nel suo complesso circa 20 Km. Il tragitto forma infatti un grande anello che, partendo dal Parco degli Acquedotti attraversa la Caffarella e l’Appia Antica: la carreggiata è costituita da asfalto e terra, a seconda dei tratti, ed offre un paesaggio molto bello e immerso nel verde. Il dislivello tra il punto più alto e quello più basso è di  64 metri, con una pendenza massima del 4%. 

MUNICIPIO IV - Piste ciclabili presenti anche nel IV Municipio Montesacro. Un'area dove le proposte ed i progetti per un nuovo Piano Ciclabilità non sono mancati. Come nel settembre 2011 quando si incontrarono i comitati del IV Municipio e l'assessore Aurigemma per rivisitare ed aggiornare il Piano. Riunione che vide la presenza di vari comitati: Porta di Roma, Val Melaina, Vigne Nuove, Antamoro, Salviamo Talenti, Casale Nei, Città Giardino-Cimone, Serpentara, Lambertenghi, Colle Salario; insieme all’Associazione Area Fidene, l’associazione Amici del Parco delle Valli, la Rete romana di Mutuo Soccorso e l'associazione Diritti dei pedoni. Progetti e idee proposti in Municipio nell'ottobre dello stesso anno con il Coordinamento per il Parco Talenti che in occasione dell'incontro propose un proprio elaborato per integrare il progetto dell'amministrazione coinvolgendo molte strade della circoscrizione. Proposta di rete ciclopedonale presentata dal Coordinamento che vede coinvolti quasi tutti i quartieri del Municipio, con l’obiettivo, inoltre, di realizzare un “continuum” ambientale unendo gli ecosistemi dei parchi del IV Municipio, un primo fondamentale passo per la realizzazione della Rete Ecologica nel territorio. “La nostra idea - le parole dei promotori al momento della presentazione del progetto - è quella di creare o rafforzare un sistema di collegamento e di interscambio tra aree ed elementi naturali isolati, contrastandone la frammentazione. Il disegno che si prospetta è quello di un perimetro verde, rappresentato dalla Riserva della Marcigliana, con dei “raggi” raffigurati dall’Agro Romano e dai parchi urbani Talenti, Capuana, Sannazzaro, ad est, e Sabine, Betulle, e Torricella ad ovest, che come una sorta di cerniera,  si vanno a saldare con la Riserva Naturale della Valle dell’Aniene a sud, fino a comporre una “ruota verde” interna al Municipio".

MUNICIPIO VIII - Diversa la situazione del Municipio delle Torri che nonostante un territorio abbastanza pianeggiato presenta sulla carta solo la grande arteria ciclabile di oltre 12 chilometri che riguarda Tor Bella Monaca - Tor Vergata - Anagnina. Una situazione impossibille per i ciclisti che vorrebbero transitare le strade del vasto territorio per i spostamenti quotidiani con strade ingolfate di traffico nelle ore critiche e con le tre grandi arterie (Prenestina, Casilina e Collatina) pericolosissime per le due ruote a causa dell'assenza di tratti ciclabili. Circoscrizione delle Torri che presenta però un'area molto utilizzata dai ciclisti della periferia orientale della città rappresentata dalle larghe strade dell'area dell'università Tor Vergata. Area strategica che collega Roma ai Castelli Romani e a tutta la zona periferica che anche quest'anno ha visto la ripresa delle domeniche ecologiche dedicate alle due ruote. Iniziativa che ha preso il via nel 2010 e che da marzo ad ottobre vede la prima domenica del mese via dell'Archiginnasio e via Guido Carlo chiuse al traffico automobilistico in entrambi i sensi di marcia dalle 8,30 alle 12,30 con i ciclisti liberi di pedalare ed allenarsi senza la presenza delle automobili lungo le due strade che costeggiano l'università Tor Vergata di Roma.

MUNICIPIO XII - Mobilità sostenibile anche nel desiderio dei cittadini del Municipio XII che all'indomani dell'approvazione del Piano Quadro Ciclabilità proponevano diverse soluzioni per la ciclabilità del territorio,dove sono già presenti diverse piste ciclabili. "Nel territorio del XII Municipio, sicuramente va segnalata, all'interno del piano, la dorsale che andrà fino al mare - le parole di Fausto Bonafaccia, Presidente di BiciRoma - mentre, più in generale, va registrato che buona parte delle piste esistenti, collegate dal Grande Raccordo Anulare Ciclabile (GRAC) attraverseranno proprio il territorio del Municipio XII". "Come associazione abbiamo contribuito, attraverso l'interessamento della Commissione ambiente, ad integrare il Piano con un emendamento che prevede anche l'inserimento di ben 32 strade integrando un piano che presenta qualche carenza e che aspetta di prendere vita per non rimanere solamente un atto amministrativo". Tra le strade del Municipio XII, rientra anche il nuovo percorso pensato per collegare il Laghetto dell'Eur con piazza Tien an Men, sulla scorta di alcune rimostranze espresse principalmente dai residenti del Torrino. Proposte che nei mesi sono state avanzate anche da numerosi cittadini e comitati che chiedono la sistemazione della ciclabile del torrente Vallerano, con il fiume Tevere, fino al Ponte Monumentale di Mezzocammino. Oltre alla possibilità di creare un sistema più organico di piste ciclabili, con l'intenzione dichiarata di rendere la bicicletta un mezzo di trasporto quotidiano, sostenibile e sicuro, con sedi protette e collegamenti con le stazioni della metropolitana (linea B) e con il trenino Roma Lido (stazione di Tor di Valle).

MUNICIPIO XIII - Situazione ciclabilità che presenta grosse lacune ad Ostia e dintorni dove spostarsi in bicicletta è pressoché impossibile. Secondo un sondaggio fatto, sulla pagina ufficiale di 'Ostia Today' su Facebook'Ostia Today' su Facebook'Ostia Today' su Facebook , i cittadini del XIII Municipio pensano che le piste ciclabili sono "spezzoni isolati privi di senso". Una dura critica per le istutuzioni del XIII Municipio se aggiungiamo che le altre opinioni non sono positive. Le piste clicabili, infatti, vengono etichettate come "non adeguate", "sporche" o secondo qualcuno "non esistono affatto". Le ultime elaborazioni per il punto sulla ciclabilità a Roma non fanno sorridere i ciclisti che vivono in città e nei quartieri romani fuori del Raccordo Anulare. Paolo Bonucci, presidente dell’associazione Ostia in bici, attiva sul tema da un decennio non lesina punzecchiature: "Non esiste una vera rete ciclabile che congiunge i quartieri del Municipio, non c’è possibilità di andare in bicicletta da Ostia ad Osta Antica così come non si può arrivare da Acilia ad Ostia oppure a Casal Palocco, così come non esiste un collegamento tra l’Infernetto ed il mare oppure verso Acilia in quanto l’attraversamento in sicurezza della Colombo non esiste. Difficile se non impossibile raggiungere le stazione del treno di Acilia Casal Bernocchi, Ostia Antica".

CIEMMONA - Intanto Roma per il nono anno consecutivo si appresta ad ospitare la 'Ciemmona' (la grande CM) ovvero la 'Critical Mass interplanetaria' che l'ultimo fine settimana di maggio (quest'anno dal 31 maggio al 2 giugno) invade le strade da Roma al litorale. "La città sarà invasa dai colori, dai souni e dagli scampanellii del più gioioso e critico evento dei ciclisti di tutto il mondo - annunciano i promotori sul sito internet -. La Ciemmona è nata dall’idea di alcuni partecipanti della Critical Mass Romana, per condividere questo momento di gioia e consapevolezza, con i ciclisti di altre Critical Mass italiane ed internazionali. Dopo la prima edizione del 2004, questo evento è cresciuto fino a contare 6000 ciclisti. Tutti intenzionati a riprendersi la strada e dimostrare che l’automobile in città è un mezzo ormai obsoleto".

CICLABILITA' - Dunque una città che spera possa diventare a misura di ciclista ma che non accontenta quella grossa fetta di popolazione di cittadini compresi tra i 24 ed i 60 anni, per lo più ciclisti urbani a pieno titolo, che rappresentano il 7% dell'intera popolazione romana. Ciclisti che chiedono manutenzione ed adeguamento alle esigenze delle 35 piste che ad oggi attraversano la Capitale e la messa in atto di altre misure come il bike sharing e lo sviluppo del Piano Quadro Ciclabilità. Progetti di sostenibilità annunciati così dal sindaco Alemanno all'indomani dell'approvazione in Aula: "Come promesso, Roma Capitale si è dotata da oggi (24 aprile 2012 ndr) del nuovo Piano quadro della Ciclabilità: 1000 chilometri di piste protette per le biciclette da realizzare entro il 2020, per un investimento complessivo di 170 milioni di euro". "Ringrazio l'assemblea capitolina per aver votato all'unanimità questa importante delibera, che risponde finalmente alle richieste di chi vuole utilizzare con sicurezza le due ruote ecologiche. Roma avrà centinaia di piste ciclabili in più, sul Lungotevere, nel centro storico, in collegamento alle fermate delle metropolitane e alla Stazione Termini. Stiamo parlando di un passo in avanti nello sviluppo e nella modernizzazione della nostra città, indispensabile per implementare la mobilità sostenibile, necessario per la salvaguardia dei ciclisti e doveroso per tutti coloro che amano Roma e la desiderano ancora più bella e vivibile". Il 24 aprile sarà passato un anno.

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