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Cronaca

Poliziotta uccisa a San Basilio, Gualtieri: "Roma ha il cuore spezzato"

Il commento del sindaco sul femminicidio di giovedì mattina: le reazioni della politica

"Roma col cuore spezzato si stringe al dolore della famiglia, di tutti i suoi cari e del corpo della Polizia”: così il sindaco Roberto Gualtieri ha commentato l’omicidio di Pierpaola Romano, sostituto commissario di 58 anni uccisa a colpi di pistola nell’androne di un palazzo di via Rosario Nicolò, al civico 44, la mattina di giovedì 1 giugno. A sparare Massimiliano Carpineti, anche lui poliziotto, trovato poi morto suicida nella sua auto, parcheggiata in via Nino Tamassia. 

Quello di Gualtieri è uno dei tanti commenti di choc e cordoglio arrivati dal mondo della politica e delle istituzioni davanti al femminicidio, l’ennesimo, che ha insanguinato la capitale: "Ancora un delitto atroce che vede una donna vittima della violenza inaudita di un uomo - ha scritto il sindaco di Roma - Un fenomeno divenuto sempre più allarmante e contro il quale bisogna mettere in campo tutte le azioni e gli strumenti disponibili. Non solo rafforzando i centri antiviolenza per sostenere e proteggere le vittime di violenza ma anche e soprattutto in tema di prevenzione, implementando nelle scuole l'educazione all'affettività e al rispetto delle donne. Facciamo tutti insieme il possibile per fermare questa inaccettabile scia di sangue. Le donne hanno tutto il diritto di autodeterminarsi, di decidere con chi stare e con chi no, e soprattutto di essere libere”.

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Celli: "Sicurezza delle donne sia al centro dell'agenda politica nazionale, regionale e locale"

A Gualtieri ha fatto seguito Svetlana Celli, presidente dell’Assemblea Capitolina: “Pierpaola è l’ultima vittima di femminicidio. Oggi a Roma, ieri Giulia a Milano, ogni giorno ovunque. Non possiamo essere indifferenti a questa strage che dobbiamo fermare tutti insieme, istituzioni e cittadini - ha detto Celli, facendo riferimento anche a Giulia Tramontano, la 29enne al settimo mese di gravidanza uccisa dal compagno reo confesso a Senago - Senza voltarci dall’altra parte, ma impegnandoci concretamente per arrivare ad un autentico cambiamento culturale e facendo scudo a tante donne che si isolano nelle loro paure e sofferenza. Una battaglia di civiltà, non solo normativa, ma anche e soprattutto sociale. Perché ognuna di noi deve sentirsi libera di amare, di vivere senza ostacoli la propria vita ed essere rispettata sempre”.

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“I delitti di Senago e, come sembra dalle prime risultanze, quello di San Basilio dimostrano ancora una volta quanto occorra lavorare per estirpare il fenomeno del femminicidio - conclude Celli - Si tratta di un'emergenza senza fine, su cui non si può rimanere in silenzio. Non basta indignarsi, la sicurezza delle donne deve essere al centro dell'agenda politica nazionale, regionale e locale”.

L'assessora regionale alla sicurezza: "Servono maggiori fondi per contrastare il femminicidio"

Luisa Regimenti, assessora alla Sicurezza urbana, alla Polizia locale e agli Enti locali della Regione Lazio, ha invece parlato di “dati drammatici: le donne vittime di omicidio sono state 45 dall'inizio dell'anno, di cui 37 sono state uccise in ambito familiare o affettivo. Invece le donne uccise per mano del partner o dell'ex partner sono 22. Senza contare che la violenza contro le donne è un fenomeno difficilmente misurabile, perché è sommerso in larga parte. Purtroppo tante donne preferiscono non denunciare, mentre molte vittime non hanno ancora un'adeguata garanzia di protezione nonostante si siano rivolte alle forze dell'ordine. Possiamo contare su ottime leggi, ad esempio il Codice Rosso, ma non sono sempre attuate al meglio. Pertanto dobbiamo lavorare per offrire un maggiore sostegno, anche economico, a chi denuncia, implementando l'uso del braccialetto elettronico”.

La segretaria del Pd Elly Schlein: "Un orrore senza fine"

Anche la segretaria del Pd, Elly Schlein, ha commentato l’accaduto: “È un orrore senza fine quello che, col passare delle ore, emerge attorno all'uccisione di Giulia Tramontano. Un orrore di fronte al quale è difficile anche trovare le parole. E che si aggiunge a quello per l'uccisione di Pierpaola Romano, la poliziotta di Roma assassinata nell'androne di casa. Il pensiero va ai loro familiari e ai loro cari. Ma anche a tutte le donne che, quotidianamente, si trovano in situazioni di pericolo e subiscono molestie e violenza. Non è solo questione di affinare gli strumenti legislativi, che pure vanno utilizzati di più e meglio”.

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