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Cronaca

Il piano nomadi va avanti, i giudici: “Campi non discriminatori”

I giudici del tribunale civile sui trasferimenti al campo La Barbuta: "Escluso il carattere discriminatorio della condotta attribuita al Comune"

Un nuovo capitolo sulla “questione rom” della capitale è stato scritto ieri dai giudici del Tribunale civile di Roma che, riunito in Camera di Consiglio, hanno accolto il reclamo di Roma Capitale sul campo nomadi de La Barbuta.
La decisione riguarda il piano nomadi del comune e, in particolare i trasferimenti nel campo che, dopo essere iniziati, erano stati bloccati.
Nel documento del Tribunale Civile su La Barbuta divulgato oggi si legge che "l'aver agito in esecuzione di un piano governativo e l'averlo fatto per ragioni di emergenza, esclude il carattere discriminatorio della condotta attribuita al Comune".

Esulta Sveva Belviso, vicesindaco che porta avanti la battaglia del piano nomadi: “I trasferimenti vengono sbloccati, viene respinto il principio della discriminazione e il piano nomadi può continuare." Quindi Belviso rilancia proponendo che nei campi nomadi ci abitino non solo i nomadi ma anche i senza tetto: “Anche se oggi abbiamo una sentenza che ne conferma la bontà, c'è qualcuno che dice che c'è discriminazione. Io sto studiando un regolamento che dia la possibilità anche ai senza tetto di entrare all'interno delle strutture per trasformarli in veri e propri centri di accoglienza. Altrimenti la forma di discriminazione è verso chi non ha un tetto e non ha una risposta da parte nostra." E ancora: "E' documentato come il villaggio sia non solo accogliente quanto alle singole abitazioni ma dotato perlomeno dei minimi servizi sociali (scuole ed altra assistenza) che invece mancano nei luoghi in cui attualmente vivono le persone potenzialmente interessate al trasferimento".

Tornando alla decisione dei giudici Belviso dichiara: "E' stato affermato un principio importante". Ma non tutto è stabilito usl piano nomadi, infatti sui trasferimenti pende ancora la questione dello sgombero del campo di Tor déCenci: il Tar quest'estate ha sospeso il trasferimento delle famiglie rom dal campo tollerato accogliendo un'istanza cautelare di alcune famiglie rom e ora si attende la decisione collegiale. "Aspettiamo la sentenza del Tar che il 26 settembre si dovrà esprimere sul trasferimento di Tor de' Cenci dopodiché ci sono pochi altri campi programmati - dice fiduciosa Belviso - il campo di Foro Italico e qualche altra piccola struttura. Siamo arrivati alla fine del piano". Soddisfatto il sindaco Gianni Alemanno. "Credo che la sentenza ci restituisca la possibilità di completare il piano nomadi. E' una sentenza di buonsenso -commenta- Il rischio sarebbe stato il blocco del piano nomadi e il conseguente caos”.

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