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Cronaca Castelnuovo di Porto

Piano nomadi: gli sgomberati saranno accolti nel cpt di Castelnuovo

Al posto delle tendopoli il comune indica una nuova soluzione: accogliere i rom nel centro di accoglienza per i richiedenti asilo (Cara) di Castelnuovo di Porto. Centri gestiti da Croce Rossa

Il comune cancella le tendopoli e riorganizza il piano nomadi individuando nel centro di accoglienza per i richiedenti asilo (Cara) di Castelnuovo di Porto il luogo dove accogliere, a rotazione, i rom sgomberati dai microinsediamenti abusivi. Inoltre, il piano affida la gestione dei servizi all'interno dei campi alla Croce Rossa Italiana e si appella a una norma nazionale per espellere i neo-comunitari che delinquono.
Questo piano deve far fronte all'emergenza nomadi suscitata dalla morte dei quattro bambini rom in un insediamento abusivo e fa parte dei provvedimenti che Alemanno cerca di prendere per far fronte alla situazione. Le tendopoli, individuate come prima soluzione, non si faranno più, quindi la nuova soluzione: inviare i nomadi sgomberati nel centro di permanenza temporanea di Castelnuovo.
I tre punti che sintetizzano lo stato dell'arte del piano nomadi illustrato durante l'Assemblea capitolina straordinaria alla quale hanno partecipato anche il prefetto Giuseppe Pecoraro, il commissario della Cri Francesco Rocca e il Questore Francesco Tagliente. Prima di tutto, "con l'utilizzo del Cara - ha spiegato Alemanno - ci permetterà di cominciare a sgomberare i microcampi abusivi già dalla settimana prossima, in maniera sistematica, avendo una disponibilità che oggi è di 200 posti ma che contiamo, con lo sgombero dei richiedenti asilo, possano diventare 700".

In secondo luogo, nei campi autorizzati arriverà la Cri "e ciò eviterà quegli sprechi che ci sono stati nel corso degli anni: non siamo soddisfatti dei servizi che sono stati forniti finora nei campi perché molti dei soldi non sono servizia i nomadi ma ad autoalimentare le cooperative che gestiscono i servizi". Dal 2002 al 2007 sono stati stanziati circa 40 milioni per i nomadi più 10 milioni che sono stati stanziati per i servizi di scolarizzazione tra il 2005 e il 2008 per un totale complessivo di circa 50 milioni di euro. Infine, ha concluso, "chiederemo al governo di fare una legge per garantire l'allontanamento dei neo-comunitari". In pratica, la norma allo studio stabilisce che "dopo il primo avviso, foglio di allontanamento, non rispettato, se si ritrova sul territorio nazionale la persona in questione è possibile eseguire l'allontanamento coattivo cioé accompagnarlo alla frontiera. Lo stesso discorso vale per le persone che, avendo ricevuto questo tipo di avviso, non sono in grado di dimostrare di essere in possesso di mezzi di sostentamento, abitativo e lavorativo". Il Prefetto, ha ricordato i 'no' ricevuti nel chiedere la disponibilità ai comuni del Lazio e della provincia, oltre che ai municipi e la necessità di indire un bando pubblico. Ora "abbiamo deciso di ampliare i campi esistenti" fermo restando la necessità di trovare altre due aree per campi nuovi. Questi presupposti sono contenuti all'interno di ordine del giorno della maggioranza che verrà, con ogni probabilità, approvato durante la seduta straordinaria. L'opposizione, che ha presentato altri 4 odg, si aspettava risposte più concrete. Per Francesco Rutelli (Api) "siamo passati dal piano nomadi all'andiamo piano coi nomadi. Portateci delle proposte, traducete i propositi dell'amministrazione in proposte di legalità e integrazione".
 

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