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Cronaca Flaminio / Viale Pinturicchio

Caso Gugliotta, nuovo rinvio a giudizio per quattro agenti: calunnia e falso ideologico

Novità nella vicenda Gugliotta, il ragazzo pestato dalla polizia il 5 maggio 2010. Quattro agenti, già sotto processo per lesioni personali, saranno giudicati per avere falsificato il verbale di arresto

E' in viale Pinturicchio, zona stadio Olimpico, a bordo del suo motorino con un amico. E' da poco sceso da casa per andare alla festa di un cugino,  quella sera avrebbe festeggiato. E invece no: Stefano Gugliotta è al posto sbagliato, nel momento sbagliato. E' il 5 maggio 2010: la notte di Roma-Inter, finale di Coppa Italia. Intorno allo stadio infuriano gli scontri. Stefano viene fermato dalla polizia, non ha fatto niente. Ma gli agenti lo circondano e lo picchiano, forte. "Io urlavo e loro mi menavano", il ricordo del giovane, che quella sera viene anche arrestato. Un telefonino dall'alto, però, riprende la scena ed inchioda i poliziotti alle loro responsabilità. Che diventano, oggi, ancora più pesanti.

STEFANO PESTATO DAI POLIZIOTTI - GUARDA IL VIDEO

Guido Faggiani, Adriano Cramerotti, Andrea Serrao e Roberto Marinelli, gli ispettori coinvolti nel 'caso Gugliotta', sono accusati di aver falsificato il verbale d'arresto di Stefano. Per questo, quattro agenti sono stati rinviati a giudizio, dal gup Stefano Aprile, per i reati di calunnia e falso ideologico, aggravati dall'abuso dei poteri e dalla violazione dei doveri inerenti ad una pubblica funzione.

I quattro, per di più, sono già sotto processo, assieme ad altri cinque colleghi, per il reato di lesioni personali. A richiedere il nuovo rinvio a giudizio, il pm Francesco Polino. Dopo l'archiviazione della posizione di Gugliotta e la conseguente scarcerazione del giovane, il gup Valerio Savio aveva chiesto nuove indagini "in ordine alle modalità con le quali vennero redatti verbali di arresti e comunicazione di reato". Proprio da queste nuove indagini, il secondo rinvio a giudizio per i quattro ispettori. 

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