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Cronaca

Dodicenne disabile picchiata al parco, 4 minori indagati: proseguono gli accertamenti sul branco

Nei giorni scorsi sono stati identificati i 4 ragazzini che si sono accaniti su di lei, ma le indagini dei carabinieri proseguono per attribuire le responsabilità. La famiglia continua con gli esami medici

Proseguono gli accertamenti sul brutale pestaggio della ragazzina di 12 anni affetta da disabilità da parte di un gruppo di baby bulle, avvenuto a inizio aprile. Mentre la famiglia fa i conti con esami e accertamenti medici finalizzati a capire i danni provocati da calci e pugni, i carabinieri hanno stretto il cerchio intorno a 4 ragazzini, indagati per lesioni personali aggravate.

Sono tutti minorenni, e fanno parte del branco di 20 che ha accerchiato la dodicenne in un parco del Nuovo Salario riprendendo l’aggressione con gli smartphone, incitando la prima aguzzina che si è scagliata su di lei, ridendo e assistendo con fascinazione morbosa. I carabinieri hanno identificato praticamente tutti i presenti, individuando i quattro autori materiali del pestaggio: c’è la ragazzina che nel video per prima si avventa sulla dodicenne e la getta a terra prendendola a pugni, ci sono gli altri tre che si aggiungono e le sferrano colpi su colpi, galvanizzati dalle urla di incitamento.

Il pestaggio tra urla di incitamento e riprese video: a fermarlo alcuni passanti

Qualcuno tenta di allontanarli, un ragazzino afferra un altro per la schiena e lo tira indietro, ma a interrompere il pestaggio sono stati alcuni adulti, passanti che hanno notato la scena e sono intervenuti: la dodicenne resta a terra, sotto choc e dolorante, e all’arrivo della madre si attiva la macchina dei soccorsi. La donna ha portato la figlia in ospedale per essere visitata e medicata, ma la prognosi iniziale di 20 giorni è stata aumentata a oltre un mese per le conseguenze del pestaggio: gli esperti che da tempo seguono la ragazzina stanno portando avanti tutti gli esami necessari a capire se la sua salute sia stata compromessa in modo grave, valutando lo stato e il funzionamento degli organi interni.

La famiglia della dodicenne è seguita dall’avvocato Eugenio Pini, l’esperto legale cui si affida il Centro Nazionale contro il Bullismo, che ha preso in carico il caso: “Non ci fermiamo fino a quando non verrà fatta giustizia. Fatti, non parole”, sottolineano dal centro, che ha avviato una campagna social con volti e voci che raccontano episodi di bullismo di cui sono stati vittime. Il messaggio è sempre lo stesso: “Non sei solo, denuncia, non vergognarti”. E la richiesta è di una punizione esemplare anche per chi ha assistito al pestaggio e non è intervenuto per fermarlo, preferendo riprenderlo e condividerlo su social e chat.

Violenze e pestaggi tra giovanissimi, allerta massima 

Gli accertamenti saranno indubbiamente lunghi e complessi. La procura del Tribunale dei Minori ha aperto l’inchiesta e sta raccogliendo testimonianze e racconti, visionando i filmati condivisi e cercando di attribuire le responsabilità.

E l’attenzione delle forze dell’ordine su episodi di questo genere è altissima, come dimostra la recente denuncia di un gruppo di cinque minorenni che lo scorso ottobre hanno picchiato due ragazzi di 16 e 17 anni tra il parco Schuster e il mercato rionale di Testaccio, riprendendo il tutto e condividendo sui social: un’altra pericolosissima “moda”, quella di documentare la violenza in diretta, che preoccupa tanto quanto la violenza in se stessa.

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