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Cronaca Via Tuscolana, 900

Ambulante pestato sulla Tuscolana: indagini per dare un nome all'aggressore di Tajul Islam

Il 51enne si trova ancora al Policlinico Umberto I. Stabili le sue condizioni. Un amico: "E' ancora molto spaventato"

Si trova in un letto del Policlinico Umberto I, con una vistosa benda sul bulbo oculare sinistro, dove una volta c'era il suo occhio asportato dai medici dopo il pestaggio. Tajul Islam non è in pericolo di vita, ma gli ematomi e le contusioni sul suo volto sono ancora ben visibili.

Era il 20 gennaio quando il 51enne venditore bangladese venne colpito con un oggetto contundente sulla via Tuscolana, altezza incrocio via Marco Fulvio Nobiliore - viale Giulio Agricola, nella zona del Don Bosco. Una aggressione apparentemente senza motivo, con l'ambulante colpito in pieno volto, presumibilmente con un bastone, e poi lasciato in terra in una pozza di sangue.

ASCOLTATO DAI CARABINIERI - A quattro giorni dal pestaggio il cittadino straniero è stato ascoltato questa mattina dai carabinieri della Compagnia Roma Casilina, che indagano d'ufficio dopo il ricovero con una prognosi superiore ai 60 giorni a cui è stato costretto Tajul Islam.

"MOLTO SPAVENTATO" - Al capezzale di Tajul Islam nella stanza del Reparto di Chirurgia Clinica, un suo collega, venditore ambulante come lui sulla via Tuscolana. Ancora grave, ma in miglioramento rispetto al giorno del suo ricovero, il connazionale del bangladese racconta lo stato d'animo del suo amico: "E' ancora molto spaventato, sconvolto da quanto gli è capitato, tanto da avere paura di essere nuovamente preso di mira. Da quanto mi ha raccontato, a colpirlo è stato un giovane ragazzo.  Tajul stava andando a comprarsi da mangiare quando è stato prima chiamato e poi colpito in pieno volto con un bastone". 

DUE AGGRESSIONI IN POCHI GIORNI - Lasciato in terra in una pozza di sangue l'aggressore, secondo le prime indagini, si sarebbe dato alla fuga assieme ad un gruppetto di adolescenti che in quel momento, pur non partecipando alle violenze, avrebbero spalleggiato l'aggressore. Un 'branco' che, secondo il racconto di Tajul Islam all'associazione Bachcu Dhuumcatu, attiva da anni sul territorio di Tor Pignattara in rappresentanza della comunità bengalese che nel V Municipio ha la sua più ampia diffusione, aveva già preso di mira il 51enne alcuni giorni prima (il 16 gennaio). Minacciato da un gruppo di adolescenti le urla del bangladese riuscirono però a far desistere il branco dai propri intenti, poi la fuga.

INDAGINI DEI CARABINIERI - Una prima aggressione non denunciata ai carabinieri, così come la seconda, con i militari dell'Arma della Compagnia Roma Casilina che, informati dal nosocomio universitario del ricovero nel Reparto Oculistica del 51enne, procedono d'ufficio. Ascoltata questa mattina la vittima, gli investigatori al momento mantengono il massimo riserbo sulle indagini. Molti i dubbi da fugare, resta infatti da comprendere se Tajul Islam sia stato preso di mira da una sola persona o da un 'branco' di giovani, così come resta da comprendere se le due aggressioni siano in qualche modo collegate. Al momento gli investigatori non escludono nessuna pista investigativa. 

Pestaggio ambulante via Tuscolana


 

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