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Cronaca Santa Marinella

Pescavano ricci di mare da vendere per il cenone di Capodanno: multati tre sub

Diecimila gli esemplari pescati illegalmente nelle acque anstitanti la costa di Prato del Mare. A Natale nello stesso tratto di costa vennero sequestrati oltre cento chili

Pescavano ricci di mare destinati ed essere vendute per finire sulle tavole per il cenone di Capodanno. Ad interrompere l'attività illegale di tre subacquei i militari della Stazione Navale della Guardia di Finanza di Civitavecchia che hanno poi sequestrati oltre 10mila esemplari. Una operazione che segue di pochi giorni un altro sequestro di oltre cento chil, avvenuto la notte della Vigilia di Natale a Santa Marinella. La scoperta da parte delle Fiamme Gialle impegnate nella notte tra il 30 ed il 31 dicembre nel tratto di costa a nord del litorale romano, nelle acque antistanti Prato del Mare, tra Santa Marinella e Civitavecchia.

VIGILANZA IN MARE - Il Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Civitavecchia, nell'ambito dei controlli del territorio della provincia di Roma, in prossimità del periodo delle festività natalizie, ha intensificato l'attività di vigilanza in mare. Nella notte di venerdi 30 dicembre, pattuglie automontate della stazione navale del corpo, impiegate in attività di polizia marittima nel tratto di mare antistante il litorale compreso tra i comuni di Civitavecchia e Santa Marinella, hanno individuato tre sub in immersione, che stavano praticando la pesca di ricci di mare in maniera abusiva con l’utilizzo di autorespiratori. 

DIECIMILA RICCI DI MARE - Nella circostanza, i sub avevano raccolto, senza alcuna autorizzazione, oltre 10.000 (diecimila) esemplari, quantità oltremodo eccedente il limite massimo previsto dalla vigente normativa che è stabilito in cinquanta ricci di mare per singolo pescatore.

MULTATI TRE SUB - Ai subacquei, di origine pugliese, sono state sequestrate le attrezzature utilizzate per l’immersione, unitamente al notevole quantitativo di ricci che, ancora vivi, sono stati successivamente reimmessi in mare. Nei confronti dei responsabili sono state contestate le violazioni di legge alla disciplina della pesca marittima che delinea i limiti della raccolta degli echinodermi in questione ed comminata una sanzione amministrativa pari a 6000 euro.

PESCA DI FRODO - Il contrasto alla pesca di frodo, in generale, ma in particolar modo di quella abusiva di ricci di mare va di pari passo con la lotta al loro commercio abusivo e all’evasione fiscale conseguente. L’azione delle fiamme gialle del Roan di Civitavecchia in questo specifico settore viene condotta costantemente attraverso mirati controlli lungo il litorale, attraverso l’ausilio di proprie pattuglie o direttamente dal mare, con mezzi navali del dispositivo di contrasto regionale costiero.

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