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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Santa Marinella / Lungomare Guglielmo Marconi

Santa Marinella: pesca di frodo 1500 ricci di mare, multa da 4mila euro

Gli uomini della Capitaneria di Porto, appostati in abiti borghesi, hanno atteso che il sub finisse la battuta di pesca per poi sorprenderlo mentre caricava le ceste contenenti i ricci raccolti all’interno della propria autovettura

Una multa da 4mila euro per aver pescato di frodo 1500 ricci di mare. Questo la sanzione elevata ai danni di un pescatore 'pizzicato' con le mani nel sacco a Santa Marinella dal personale della Direzione Marittima del Lazio. La scoperta nell'ambito dei controlli messi in atto con l'Operazione Autunno 2013 tesi a tutelare la filiera della pesca a tutela dei consumatori e dell’habitat marino.

PESCA DI FRODO - Di particolare rilievo è sicuramente l’attività posta in essere, nella serata del 22 ottobre dagli uomini della Capitaneria di porto di Civitavecchia, che hanno effettuato un sequestro di 1500 ricci di mare nella zona di Santa Marinella, lungomare Marconi, meta più volte scelta dai pescatori di frodo della zona laziale e non solo.

ACCERTAMENTO DELL'ILLECITO - L’operazione è stata portata a termine dal nucleo della polizia marittima della Capitaneria, a seguito di un attività di indagine effettuata nei giorni precedenti all’attività di accertamento dell’illecito.

PESCATORE DI FRODO - Il contravventore, di origini pugliesi, è stato punito, a norma di legge, con una sanzione amministrativa di 4mila euro, oltre al sequestro degli attrezzi utilizzati (una bombola con erogatore, maschera, pinne, una torcia ed un retino) per la pesca dei 1500 ricci, rigettati in mare in quanto ancora in vita.

PALO E SUB - Anche in questo caso, la tecnica utilizzata da tali pescatori di frodo è stata quella, ormai nota al personale di Civitavecchia, che prevede la presenza di una persona, cosiddetto “palo”, che ha il compito di controllare l’eventuale arrivo delle forze dell'ordine, mentre il pescatore raccoglie indisturbato gli echinodermi con attrezzature non consentite.

PERSONALE IN BORGHESE - Gli uomini, appostati in abiti borghesi, hanno quindi atteso che il sub finisse la battuta di pesca per poi sorprenderlo mentre caricava le ceste contenenti i ricci raccolti all’interno della propria autovettura.

NORMATIVE VIGENTI - Tale operazione ha permesso, pertanto, di tutelare in modo preventivo i consumatori, destinatari di detti ricci che, qualora non sequestrati, sarebbero stati trasportati in modo difforme dalle vigenti normative igienico - sanitarie, nonché di contrastare il dilagante fenomeno della pesca indiscriminata degli echinodermi, che  costituisce una nota minaccia al delicato ecosistema marino del nostro mare.

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