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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Pedopornografia: nel Lazio 588 casi in un anno. Bambini adescati attraverso videogiochi e social

La polizia postale: "La complessità di questa minaccia impone continui sforzi di adeguamento e una sinergia costante"

Lo scorso anno sono stati 588 i casi trattati nei quali bambini sono stati adescati sul web con le loro immagini finite in rete anche per scopi sessuali. Il fenomeno della pedopornografia nel Lazio è in aumento. Un trend preoccupante con un pericolo imminente anche per i bambini più piccoli.

A sciorinare i dati è il compartimento polizia postale e delle comunicazioni Lazio. Secondo gli investigatori, nella fascia di età da 0 a 9, si sono contate 5 vittime, mentre nella fascia 10-13 anni, sono 19 le vittime accertate di reati connessi alla pedopornografia, ad atti sessuali con minori e all'adescamento minorile. Incrementi complessivi pari al 47% nel 2021 nel numero dei bambini coinvolti in casi di pedopornografia e adescamento, affermano come social network, videogiochi e messaggistica possano costituire una grande opportunità di crescita ma anche un pericolo a cui prestare la massima attenzione.

In un anno sono state arrestare sette persone e 116 le indagate a vario titolo per i reati di adescamento di minori e di detenzione e diffusione di materiale pedopornografico. Sequestrati oltre 19.095 gigabyte di contenuti multimediali illeciti. Anche nel primo trimestre del 2022 cresce il numero degli arrestati rispetto al 2021: nei primi tre mesi di quest'anno si sono già registrati tre arresti ed una custodia cautelare in carcere. 

"La pedofilia è una minaccia costante all'integrità di bambini e ragazzi che oggi travalica il mondo reale e si diffonde anche online. Nella giornata nazionale per la lotta alla pedofilia, la polizia postale ribadisce il suo impegno, innanzitutto repressivo, nella protezione delle piccole vittime di un crimine aberrante e vergognoso''., afferma in una nota il Dirigente del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni Lazio, Daniele De Martino. ''Quanto accaduto negli ultimi due anni per l'emergenza pandemica, ha accelerato i processi di avvicinamento tra bambini e internet, - aggiunge De Matino - ha intensificato il rapporto di reciproca attrazione che già esisteva tra adolescenza e servizi di rete sociale online ed ha influenzato le abitudini quotidiane di ognuno di noi, imponendo una relazione sempre più stretta con il mondo virtuale, mostrando però altrettanto velocemente il suo lato oscuro''.

"Nell'ultimo anno, sempre più spesso l'analisi delle immagini pedopornografiche e le attività investigative svolte su tutto il territorio nazionale, con il coordinamento del Cncpo, - prosegue De Martino - consentano di salvare piccole vittime, oggetto di abusi sessuali reali perpetrati da soggetti che appartengono alla loro cerchia di fiducia. Si tratta di un dato che ribadisce l'impegno operativo che la polizia postale esprime quotidianamente e dichiara tuttavia anche la concreta pericolosità crescente dei soggetti che usano la rete per scopi di adescamento e pedopornografia".

"La complessità di questa minaccia impone continui sforzi di adeguamento e una sinergia costante, sia con i collaterali organismi esteri di polizia che con il mondo dell'associazionismo attivo per la tutela dei minori, in un'ottica di sistema in cui la prevenzione integra l'opera repressiva che con grande assiduità e impegno gli operatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni portano avanti ogni giorno'', conclude De Martino.

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