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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Centro Storico / Via in Selci

Regali in cambio di prestazioni sessuali: arrestato pedofilo smascherato da Le Iene

Le indagini dei carabinieri hanno consentito di individuare il minore vittima degli abusi sessuali, subiti a partire dall'agosto del 2011, nonché l'autore 49enne che in cambio di prestazioni sessuali avrebbe consegnato al minore soldi e regali

"E' stato oggetto di abusi sessuali da parte di un uomo più grande di lui", questa una delle prima frasi dette a La Iena Paolo Calabresi dalla madre di un giovane che sarebbe stato vittima di pedofilia. Il racconto agghiacciante durante una video intervista andata in onda su Italia 1 in cui  il giornalista in completo nero ha intervistato sia la madre che il presunto pedofilo. 

ARRESTO - Proprio partendo da queste prime prove nel corso della mattinata del 24 agosto i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma hanno arrestato un uomo di 49 anni (classe 1964),  in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Roma Elvira Tamburelli, su richiesta del Sostituto Procuratore della Procura della Repubblica di Roma, Vittoria Bonfanti, poichè responsabile di prostituzione minorile (art. 600-bis co. 1 c.p.) e violenza sessuale (art. 609-bis c.p.).

LE IENE - Le indagini eseguite dal Nucleo Investigativo di via in Selci hanno ha avuto inizio a seguito di un servizio televisivo dal titolo “Storia di un pedofilo”, trasmesso il 27.01.2013 nel corso del programma “Le Iene”, ed effettuato a seguito di una segnalazione di due persone. Nel servizio, relativo ad una vicenda di abusi sessuali subiti da un minore, venivano intervistati sia la madre che il presunto pedofilo, il quale ammetteva di aver avuto rapporti sessuali con il minore.

IL VIDEO DE LE IENE


INDAGINI - Le indagini hanno consentito di individuare il minore vittima degli abusi sessuali, subiti a partire dall’agosto del 2011, nonché l’autore che in cambio di prestazioni sessuali, nel tempo, ha consegnato somme di denaro e regali vari, come un telefono Iphone 4 e una consolle giochi, acquistati mediante finanziamenti, che trovati dalla madre nella cameretta hanno indotto il minore a confidarsi e raccontare l’origine di denaro e regali. Nel corso dell’arresto è stato rinvenuto e sequestrato materiale informatico, ora al vaglio degli Carabinieri di via in Selci.

UNA DECINA DI RAPPORTI - Secondo quanto emerso dalle indagini l'uomo aveva consumato almeno una decina di rapporti con la vittima, l'uomo di 49 anni arrestato nella Capitale con l'accuse di violenza sessuale e prostituzione minorile. Il pedofilo, romano e dipendente dell'Ama, pagava circa cento euro per ogni prestazione del ragazzo, oltre ai regali. Nel 2011 l'uomo aveva avuto il primo incontro con l'adolescente, uno studente liceale all'epoca ancora 15enne, dopo averlo contattato per chiedergli di riparare il computer. Le indagini dei carabinieri sono partite dopo la messa in onda del servizio televisivo, dove erano state raccolte anche le testimonianze della famiglia, che non aveva deciso di sporgere denuncia.

AI DOMICILIARI NELLO STESSO QUARTIERE - L'uomo è finito agli arresti domiciliari e abita nello stesso quartiere della vittima.

L'INTERVISTA DI CALABRESI - "Parentesi aperta e chiusa, tutta la colpa é la mia, perché io sono più grande e dovevo capire prima 'ste cose...".Cos' inizia l'intervista Alla 'iena' Paolo Calabresi che con una telecamere nascosta si era spacciata per il padre della vittima. L'uomo, un 49enne, raccontava che il ragazzino era andato a casa sua per riparargli il computer. Dalla visione dei siti porno - "per scherzare", dice - si era passati al sesso orale. Tre-quattro volte, non di più, assicura. "Non mi é mai capitata una cosa del genere e non succederà mai più ", dice ancora il 49enne, che però non vuole neanche sentire la parola pedofilo. L'uomo ammette subito le sue responsabilità - come aveva fatto in precedenza con la madre del 15enne, secondo il racconto della donna -, ma afferma che in fondo "non é successo niente". "Solo sesso orale", sottolinea. Né ha alcuna intenzione di curarsi, come gli suggerisce il finto padre: "Non ho nessuna malattia, é successo una volta sola", ripete e poi alla parola "pedofilia" reagisce dicendo "non dire quella parola, non la dire".

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