rotate-mobile
Cronaca

Pamela Mastropietro, Pm chiede ergastolo per Oshegale: "Uccisa a coltellate perché voleva fuggire"

La 18enne, ha spiegato il magistrato, non morì per overdose ma per le coltellate. Oseghale l'avrebbe uccisa temendo la reazione della giovane dopo la violenza subita

"Ergastolo e isolamento diurno per 18 mesi". Questa la richiesta di condanna fatta dal procuratore di Macerata Giovanni Giorgio nella sua requisitoria davanti alla Corte di Assise di Macerata nel processo che vede imputato Innocent Oseghale con l'accusa di aver violentato, ucciso e fatto a pezzi Pamela Mastropietro, la ragazza romana a Macerata. 

Secondo il procuratore di Macerata, nella sua requisitoria davanti alla Corte di Assise di Macerata nel processo, Innocent Oseghale ha accoltellato Pamela Mastropietro per "una reazione istintiva di fronte all'atteggiamento oppositivo della ragazza".

"Non abbiamo testimoni diretti, abbiamo varie versioni di Oseghale, poi due versioni ulteriori riferite una al compagno di cella, l'estensore mancato del libro 'Innocent' e l'altra a Vincenzo Marino", ha detto il procuratore.

Le due versioni che Oseghale avrebbe riferito al compagno di cella e al collaboratore di giustizia sono "divergenti", ma secondo il procuratore ciò che ha raccontato Marino, "è suffragato da univoci riscontri esterni e idoneo a supportare un verdetto di condanna insieme ad altri elementi di prova".  

Per Oseghale, secondo il Pm, Pamela era "uno strumento per soddisfare la sua cupidigia sessuale", ha ricordando il contenuto di diverse intercettazioni in cui gli altri nigeriani, inizialmente coinvolti nella vicenda e per i quali è stata chiesta l'archiviazione, parlavano di Oseghale.

Tra queste le intercettazioni in cui Awelima Lucky raccontava una telefonata in cui Oseghale gli proponeva di avere rapporti con Pamela.

La ragazza romana "voleva fuggire, doveva tornare a casa, ma non gli è stato permesso di uscire dalla casa. Oseghale quando è uscito a portare la droga, ha chiuso l'appartamento: Pamela era segregata in casa, non poteva fuggire e non aveva il cellulare", ha poi aggiunto il sostituto procuratore Stefania Ciccioli nella sua requisitoria.

Secondo il sostituto procuratore infatti, nella casa di via Spalato Oseghale "ha continuato a pretendere dalla ragazza, stordita, rapporti sessuali a cui evidentemente lei non voleva più accondiscendere", ha sottolineato. Per Ciccioli infatti Pamela "è stata uccisa perché ha voluto sottrarsi a tutto quello che stava capitando nell'abitazione di Oseghale".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Pamela Mastropietro, Pm chiede ergastolo per Oshegale: "Uccisa a coltellate perché voleva fuggire"

RomaToday è in caricamento