Ostia sotto choc per la rapina all'anziana: dietro il colpo la banda del cacciavite
Proseguono senza tregua le indagini dei Carabinieri di Ostia sui tre rapinatori presi ieri che, con una banale scusa, si erano fatti aprire la porta dell’abitazione da un'anziana
Nessuna truffa delle mascherine. Non si erano neanche finti addetti Asl. Ipotesi, smentite dalle forze dell'ordine, che trovano conferma anche nella ricostruzione della giornata della banda del cacciavite, quella composta dai tre sudamercani (ladri esperti) arrestati ieri ad Ostia dopo aver legato un'anziana nella sua abitazione in via delle Zattere per poi rubare gioielli e denaro.
Un colpo, però, andato in fumo per l'intervento dei militari di via Zambrini allertati dai vicini che avevano udito le richieste d'aiuto urlate dalla donna.
Secondo l'analisi dei riscontri investigativi, i carabinieri di Ostia sono riusciti a scoprire che uno dei tre malviventi, un argentino con precedenti penali, aveva già colpito in mattinata utilizzando come arma sempre lo stesso lungo cacciavite che aveva spaventato l'anziana di via delle Zattere.
Secondo i carabinieri di Ostia, infatti, il ladro è "un malvivente incallito". Minacciando un corriere, l'uomo aveva rubato un giubbotto e il portafoglio, lasciati sul sedile del furgone nei pochi minuti dedicati ad una consegna. La vittima si è accorta subito del rapinatore, ma non è riuscito a fermarlo.
Poche ore dopo, alle 14, quindi la rapina, con altri due complici (tutti residenti all'Idroscalo), a casa dell'anziana. Mentre i tre saccheggiavano lo stabile, mettendo in un sacco gioielli, denaro, una pistola d'epoca, orologi e le chiavi di un'auto, la donna, seppur impaurita e legata con il nastro adesivo, ha urlato attirando l'attenzione dei vicini di casa che hanno subito allertato il 112.
I carabinieri hanno quindi fatto il resto, fermando la banda del cacciavite. Il ladro argentino, che adesso si trova detenuto presso il carcere romano di Regina Coeli insieme ai due compari, è stato quindi denunciato al Tribunale di Roma anche per la rapina al corriere.