Le ossa in Nunziatura appartengono ad un uomo
I resti non sono nè di Emanuele Orlandi nè di Mirella Gregori perché risalgono a prima del 1964
Dopo le indiscrezioni dei giorni scorsi arriva la conferma: le ossa ritrovate il 30 ottobre scorso nella sede della Nunziatura Apostolica, nello stabile di Via Po a Roma, non sono di Emanuela Orlandi né di Mirella Gregori, le due minorenni scomparse nella capitale nel 1983. I resti apparterebbero ad un uomo.
È quanto si apprende in Procura dopo i primi risultati delle analisi relative alla datazione di alcuni resti, in particolare sulla calotta cranica e sul radio: da essi si evince che sono certamente antecedenti al 1964 (quando le due ragazze non erano ancora nate).
Nei giorni scorsi si erano diffuse voci per cui i resti sarebbero molto più antichi di quanto si fosse pensato in un primo momento, quando era affiorata l'ipotesi che potessero appartenere alle due quindicenni scomparse nel 1983 a pochi giorni di distanza.
I resti non solo sembrerebbero appartenere ad una persona adulta, ma sarebbero notevolmente deteriorati. Gli accertamenti dei poliziotti della Squadra Mobile e della polizia Scientifica, coordinati dalla procura di Roma, proseguiranno comunque nelle prossime settimane. L'obiettivo è quello di dare un nome ai resti ossei ritrovati. Non è escluso che per fugare ogni dubbio si proceda comunque all'esame del Dna.