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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Manifestazioni 24 novembre, Questore: “Vorrei un corteo pacifico”

Il Prefetto Pecoraro: "Se qualcuno all'improvviso scende in piazza senza autorizzazione ci saranno contromisure"

Sabato 24 novembre la capitale si tinge di proteste: quattro manifestazioni che si svolgono in modi, orari e luoghi diversi caratterizzano la giornata.

QUATTRO MANIFESTAZIONI - In piazza ci saranno rispettivamente; gli studenti con i Comitati Base della Scuola, la FlC Cigl, Casapound e l'Anpi. Dopo gli scontri di poco più di una settimana fa, la capitale si prepara nuovamente a essere teatro della protesta.

PALAZZI DELLE ISTITUZIONI INVIOLABILI - Il Prefetto Giuseppe Pecoraro ha spiegato i piani per i cortei e come dovrà svolgersi l'ordine pubblico. Innanzitutto si cercherà di tutelare le istituzioni:  “I luoghi sacri della democrazia come il Parlamento, sono inviolabili. Quando qualcuno senza preavviso intende fare attività diverse ci troviamo di fronte ad una manifestazione non autorizzata e scattano le denunce. Se poi ci sono problemi di ordine pubblico le forze dell'ordine non possono non intervenire a tutela delle istituzioni".
Il prefetto ha anche riferito che gli studenti non hanno dato alcun preavviso sul corteo annunciato per domani e ha chiarito: “Non facciamo zone rosse, autorizziamo solo itinerari chiesti. Se qualcuno all'improvviso scende in piazza senza autorizzazione ci saranno contromisure".

AGENTI VIOLENTI - Quindi il prefetto ha parlato anche dei propri uomini, soprattutto dopo le polemiche sul comportamento di alcuni agenti durante gli ultimi scontri e le indagini sui poliziotti. A chi gli ha chiesto se fosse d'accordo sull'introduzione dei caschi numerati, per individuare gli agenti di polizia in piazza durante le manifestazioni ha risposto: "E' certo che le regole vanno osservate sempre anche da parte delle forze dell'ordine - ha detto- e dopo gli scontri del 14 il questore mi ha avvertito degli accertamenti per delle cose non chiare. Noi stessi abbiamo gli anticorpi per impedire che qualcuno isolatamente, individualmente o autonomamente possa eccedere. Dove dovesse avvenire - ha aggiunto il prefetto -, interveniamo a segnalarlo all'autorità giudiziaria. Noi non abbiamo alcun interesse a determinare situazioni conflittuali, è ovvio che se dobbiamo tutelare chi partecipa pacificamente ad una manifestazione dobbiamo tutelare anche gli operatori di polizia da chi fa solo violenza e non manifesta". Pecoraro si è detto "d'accordo sull'arresto in differita. Ne avevamo già discusso con Maroni dopo gli episodi del 15 ottobre 2011. Rappresenta comunque un deterrente".

APPELLO AI MANIFESTANTI - “Vorrei assistere ad un corteo pacifico, dove siano osservate le regole della Costituzione, e non ad episodi negativi come quelli della settimana scorsa". E' l'appello lanciato ai manifestanti dal prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, per il corteo di domani nella capitale. "Chi ha voluto gli scontri, certamente non le forze dell'ordine, ha fatto sì che l'opinione pubblica si focalizzasse sugli scontri e non sui motivi del dissenso - ha proseguito Pecoraro ricordando il corteo a Roma dello scorso 14 novembre -. A coloro i quali parteciperanno domani, da Casapound agli studenti, dico che non è giusto che una minoranza faccia in modo che i motivi della protesta non arrivino all'opinione pubblica. L'obiettivo è tutelare chi manifesta pacificamente e isolare chi non ha le stesse motivazioni. Il dialogo ci sarà - ha concluso Pecoraro - con chi vuole manifestare pacificamente".

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