rotate-mobile
Cronaca Torre Spaccata / Via di Torre Spaccata

Sfasciacarrozze, a norma 5 su 21: nuova ordinanza per il trasferimento

L'ordinanza n.13 dello scorso 28 giugno stabilisce quali aree di autodemolitori sono da trasferire, quali a norma e quali dovranno subire interventi di messa in sicurezza. Le zone per la delocalizzazione? Ancora non si sanno

Sono circa una ventina le aree romane dove operano gli sfasciacarrozze. E sono 12 gli anni passati dalla direttiva europea che ne impone un immediato adeguamento agli standard di sicurezza nonché il trasferimento in zone a norma. Diciamo che l'intervento delle amministrazioni locali di “immediato” ha avuto poco perché molte di queste aree sono rimaste dov'erano. Cimiteri di auto da demolire a pochi centinaia di metri da case abitate con tutto il corollario di disagi che ne consegue.

L'ORDINANZA - Dello scorso 28 giugno però un'ordinanza del sindaco Alemanno, Commissario delegato per la delocalizzazione dei centri di autodemolizione, pare abbia ridisegnato nuovamente il destino degli “sfasci”, o “smorzi” in gergo, con tanto di classificazione. Nel testo dell'ordinanza, la n. 13, si dividono i demolitori in tre categorie: quelli conformi alla legge, 5 su 21, tra cui gli “sfasci” di via della Magliana e di via di Terranova, quelli che, con qualche apposita variante urbanistica potranno accogliere gli impianti, tra cui abbiamo Casal del Marmo, via Collatina, via di Torre Spaccata, e quelli che invece dovranno necessariamente essere trasferiti.

AREE DA TRASFERIRE - Tra questi abbiamo le aree di via Boccea, via Nomentana, via dei Gordiani e via dell'Almone. Trasferire dove? Questo ancora non è dato saperlo, sappiamo solo il nome del “soggetto attuatore”, Roberto Massaccesi, direttore dell'ufficio di supporto al Commissario delegato che, oltre all'individuazione delle aree, si occuperà di assicurare la continuità del lavoro delle ditte che, da decenni, operano in regime di proroga. Che questa sia la volta buona in cui si passa dalla carta ai fatti? La speranza c'è, nonostante il fallimento dell'accordo di programma del 2008 tra Comune, Provincia e Regione che prevedeva l'individuzione di cinque macro aree (Osteria Nuova, Santa Palomba, via Infernaccio, via Prenestina poi stralciata).

“Il piano di delocalizzazione e di consolidamento degli autodemolitori presenti in città deve decollare in tempi brevi”. A parlare è Fabrizio Santori, Presidente della Commissione sicurezza di Roma Capitale. “Ne va del benessere dei cittadini residenti nelle aree limitrofe – prosegue Santori - che aspettano con ansia l’avvio concreto dell’ordinanza commissariale n.13 del 28 giugno 2012 con la quale il Sindaco Alemanno ha predisposto un piano di azione per risolvere un’annosa situazione che coinvolge anche quartieri  centrali della Capitale e aree con vincoli ambientali”.
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Sfasciacarrozze, a norma 5 su 21: nuova ordinanza per il trasferimento

RomaToday è in caricamento