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Cronaca

Maxi concorsi? Si faranno fuori dal Gra. Il "sì" del Tar all'ordinanza di Alemanno

Il Tribunale ha respinto le richieste di sospensione formulate dall'Ergife Polo Congressuale, una delle strutture che nella capitale ha sempre ospitato i maxiconcorsi

Maxi concorsi a Roma? Si faranno fuori dal raccordo, e il sindaco Alemanno intasca la vittoria. Il Tar ha confermato l'ordinanza con la quale il primo cittadino, in qualità di Commissario delegato all'emergenza traffico, il 17 maggio scorso ha stabilito che i concorsi pubblici con più di 3.000 partecipanti debbano essere svolti fuori dal Gra. Dicendo "sì" al provvedimento il tribunale regionale ha respinto le richieste di sospensione formulate dall'Ergife Polo Congressuale, una delle strutture che nella capitale ha sempre ospitato i maxiconcorsi. E ospitò anche, lo ricordiamo, la prova di ingresso per accedere alla facoltà di medicina lo scorso aprile quando, per raggiungere il polo, si crearono code chilometriche in tutto il quadrante nord della città.

La decisione del Tar è stata dettata dal fatto che la decisione del sindaco era a tutela della collettività rispetto al ricorso che aveva fini di interesse privato. Nell'ordinanza sentenza si legge infatti come "l'interesse pubblico a fondamento della determinazione commissariale in un'ottica di ponderazione comparativa con quello privato fatto valere in giudizio dalla ricorrente, rivela profili di prevalenza, alla luce delle finalità che il contestato intervento ha inteso conseguire per effetto delle adottate misure sul traffico veicolare nella capitale". Secondo i giudici, infatti, l'interesse fatto valere dal ricorrente riveste "una connotazione prettamente patrimoniale". Nella stessa ordinanza, il Tar ha comunque evidenziato come misure come quelle che hanno portato il sindaco di Roma Capitale a firmare la sua ordinanza hanno la caratteristica di essere "emergenziali" e non possono quindi "fondare una disciplina ordinaria e/o 'a regime', ovvero non caratterizzata da temporaneità".

"Sono molto soddisfatto di questa decisione del Tar, che ringrazio, di mantenere in vigore la mia ordinanza che proibisce lo svolgimento dei maxi concorsi dentro il raccordo anulare" ha commentato il sindaco "Si tratta di una norma di buon senso, da tempo attesa da tutti i romani, che evita la lunga serie di blocchi della mobilità cittadina che hanno segnato per decine di anni la nostra città. Gli enti che promuovono i concorsi e i gestori delle sedi concorsuali dovranno concordare il frazionamento delle prove d'esame per non superare mai la quota di 3000 partecipanti, oppure per un numero superiore dovranno essere utilizzate grandi sedi esterne al Gra, con grande vantaggio per la cittadinanza ma anche per i partecipanti al concorso", conclude Alemanno.
 

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