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Cronaca

Dal Perù al Lazio: colpo al mercato della droga capitolino

Eseguite fin dalle prime ore dell'alba numerose ordinanze di custodia cautelare. Tra i destinatari anche Domenico Nardo, cugino del boss mafioso Matteo Messina Denaro. Nel corso delle indagini perquisiti anche personaggi famosi

Blitz anticrimine della Squadra Mobile della Questura di Roma. Sin dalle prime ore di oggi sono state eseguite alcune ordinanze di custodia cautelare emesse dal giudice per le indagini preliminari  dottoressa Roberta Palmisano su richiesta del sostituto procuratore dottor Giovanni Bombardieri della DDA di Roma.

Nel mirino il mercato della cocaina gestito da una associazione a delinquere costituita da personaggi romani e sud americani. Gli indagati sono accusati di associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti. La droga, importata dal Perù, veniva distribuita nel Lazio ed in Sicilia.

Tra i destinatari delle ordinanze di custodia cautelare in carcere eseguite alle prime ore di questa mattina dalla squadra mobile di Roma, figura anche Domenico Nardo, di anni 50, già arrestato lo scorso giugno nell’ambito dell’operazione Golem.

L’uomo si definiva cugino del boss latitante Matteo Messina Denaro e manteneva rapporti con Leonardo Bonafede, reggente della famiglia di Campobello. Proprio nell’estate del 2008 Nardo, che aveva fornito della droga nella capitale a Franco Indelicato, è andato a Campobello a chiarire i termini della transazione.

LE ROTTE DELLA COCAINA
L’operazione, denominata “cash and carry”, condotta dagli investigatori della sezione criminalità organizzata della Squadra Mobile di Roma e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, ha consentito di ricostruire le rotte del narcotraffico dal Sud America all’Italia, con trafficanti che hanno curato nei minimi dettagli l’importazione dello stupefacente.

Dal Perù la cocaina veniva introdotta in Italia  tramite corrieri sud americani che occultavano la droga in doppifondi ricavati nelle valige. La droga veniva distribuita sul mercato romano in occasione di eventi mondani. Tra i perquisiti anche gente del mondo dello spettacolo.

L’indagine, condotta per circa due anni dalla Squadra Mobile di Roma, ha consentito di disarticolare un canale di rifornimento che dalla capitale faceva giungere la droga ad appartenenti a Cosa Nostra siciliana.

Determinante il ruolo del capo dell’organizzazione che provvedeva a mantenere i contatti tra i boss siciliani e i loro affiliati.

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Domenico Nardo, cugino di Matteo Messina Denaro
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Stefano Pedonesi
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Assunta Santini
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Gianluca Marzoli
Giovanni Battista Minocci
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