rotate-mobile
Cronaca Centro Storico / Piazza del Popolo

Covid, operatori sanitari no vax in piazza del Popolo: "Non siamo cavie"

La protesta è stata indetta dal comitato 'Di Sana e Robusta Costituzione'

Circa 400 no vax stanno manifestando in piazza del Popolo da questa mattina per dire no all'obbligo di vaccino per gli operatori sanitari. La protesta è stata indetta dal comitato 'Di Sana e Robusta Costituzione' che parla di "esperimento sociale" dove tutti sono "al servizio della dittatura delle multinazionali per portare avanti, tramite l'accettazione incondizionata di un trattamento sperimentale, l'instaurazione di una nuova società disumanizzata". 

Numerosi i cartelli e le mascherine esposti dai manifestanti con la scritta "Non siamo cavie", così come gli striscioni che recitano: "Da eroi e salvatori a untori irresponsabili. Siamo sempre gli stessi", ed ancora: "No all'obbligatorietà, noi siamo dalla parte della libertà". 

"Siamo ancora tanti a Resistere! - si legge in un comunicato - Ci hanno provato, usando il ricatto dell"obbligo morale' per giustificare l'ingiustificabile e accettare l'inaccettabile e ci sono riusciti: molti si sono sottoposti al trattamento, pur con tante paure, dubbi e incertezze solo per difendere il proprio posto di lavoro! Molti sono caduti nella trappola e questo è inaccettabile!". Una manifestazione pacifica, svolta senza tensioni e disordini sotto gli occhi della polizia. 

Il commento del segretario Pd Lazio 

Duro il commento di Bruno Astorre, senatore e segretario Pd Lazio: "Ho sempre considerato fondamentale, in una democrazia, scendere in piazza e manifestare per le proprie idee e convinzioni. Partendo, dunque, da questo presupposto, devo dire che il sit in di oggi svoltosi in Piazza del Popolo a Roma,  organizzato dagli infermieri contrari all'obbligo vaccinale per gli operatori sanitari, mi ha lasciato di stucco". 

Bruno Astorre che prosegue: "Rimango incredulo, che dopo un anno di pandemia, una pandemia che ha portato a quasi 114 mila vittime in Italia- sottolinea il segretario Pd Lazio - ci siano ancora delle persone che parlano di dittatura sanitaria, di violazione di diritti, contro l'obbligo vaccinale previsto per una categoria tra le piu' a rischio. Vaccinare gli operatori sanitari è una tutela per loro stessi e per i pazienti che hanno in cura. Reputo gli infermieri e i medici eroi di questa vera e propria battaglia - conclude - ma, oggi, in piazza, è andato in  scena uno spettacolo che lascia davvero sconcertati e delusi per la totale mancanza del senso di responsabilità"

La nota della Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche 

"La Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche stigmatizza e rifiuta l’immagine data dalla manifestazione odierna di Roma contro l’obbligatorietà del vaccino di una categoria professionale in prima linea, come dimostrano contagi e decessi, nella lotta alla pandemia - scrive in una nota stampa Fnopi -. Se presenti, gli infermieri che secondo fonti di stampa avrebbero partecipato alla manifestazione di un sedicente comitato “Di sana e robusta costituzione” dovranno rendere conto agli ordini di appartenenza ai quali la Federazione darà tutto il supporto necessario per operare con il massimo rigore, dell’atteggiamento che oltre a creare confusione nei cittadini, altera l’immagine della professione infermieristica facendo supporre – come dimostrano le reazioni social all’iniziativa – che gli infermieri non sono una categoria assolutamente responsabile in questo senso.

Per quanto riguarda l’essere vaccinati, la professione infermieristica, come le altre professioni intellettuali nel campo sanitario, aderisce ai principi dell’etica professionale che guida scienza e coscienza degli infermieri in scelte che rispondono al principio inderogabile di tutela della salute delle persone. Riconosce il valore delle evidenze scientifiche come base del suo agire professionale e come garanzia per gli assistiti del massimo sforzo dei professionisti che si curano di loro e della massima sicurezza del rapporto con gli infermieri.

Nella sicurezza delle cure - proseguono dalla Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche - l’infermiere riveste un ruolo fondamentale in quanto corollario fondamentale della responsabilità assistenziale e dell’autonomia, positivamente riconosciute dall’ordinamento giuridico.

L’infermiere è consapevole del proprio ruolo, e la tutela dell’assistito da assicurare con professionalità e una formazione adeguata è un’attività imprescindibile, parte integrante e fondamentale per l’erogazione in sicurezza delle cure e dell’assistenza alla persona, essenziale per adempiere alla mission dell’infermiere, in linea con la ratio della Legge n. 24/2017 e dei principi posti alla base del governo del rischio clinico.

La Federazione - firmataria anche della Carta di Pisa sulle vaccinazioni negli operatori sanitari per riconoscere il valore della vaccinazione soprattutto tra i professionisti - sottolinea la necessità che il suo ruolo, per ottenere i migliori risultati, tenda, in termini di empowerment dei Cittadini, a comunicare in modo intenzionale - concludono - con l’assistito e agevolarne così la scelta vaccinale".            

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Covid, operatori sanitari no vax in piazza del Popolo: "Non siamo cavie"

RomaToday è in caricamento