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Omofobia, 'Lecosecambiano@Roma': premiati i licei vincitori

Tra gli elaborati multimediali di 10 licei romani, realizzati a testimonianza della lotta all'omofobia, è stato premiato il blog realizzato dal Liceo Seneca e l'esperienza del Rossellini, che ha realizzato una comunità gay sul modello americano

Dal blog al cortometraggio, passando per la creazione di un vero e proprio club 'Gay Straight Alliance' sul modello americano e anglosassone, le scuole superiori romane combattono l'omofobia. Si è conclusa oggi la seconda edizione del concorso 'Lecosecambiano@roma', con la premiazione dei licei partecipanti e con un bilancio dei risultati ottenuti. 

Promosso dall'assessorato capitolino alle Pari Opportunità e realizzato in collaborazione con l'Università La Sapienza, il progetto ha visto la partecipazione di 10 scuole. A tutte è stato chiesto di realizzare degli elaborati originali che testimoniassero la lotta all'omofobia. I ragazzi sono stati seguiti da un team di professori e ricercatori della Sapienza coordinato dallo psichiatra Vittorio Lingiardi, che ha indetto incontri formativi per docenti, studenti e famiglie.

Centrato sull'idea che l'omofobia sia l'unica paura irrazionale caratterizzata dalla volontà di eliminare l'oggetto della paura, gli antidoti sono stati identificati nella scuola e nell'educazione familiare: "Studiate, perché è l'unico modo che avete per rimanere liberi", è stato l'appello di Fabio Canino, che ha presentato all'Auditorium la giornata conclusiva. "Non a caso, dove è limitato il diritto allo studio, manca il rispetto dei diritti della persona", ha commentato il sindaco Ignazio Marino.

A conclusione del progetto, le scuole si sono sfidate nella realizzazione di elaborati contro l'omofobia. Una giuria composta dal sindaco di Roma Ignazio Marino, dall'assessore Cattoi, dal professor Vittorio Lingiardi e da Fabio Canino ha premiato i tre più originali, consegnando ai ragazzi dei biglietti gratutiti per i concerti di Rock in Roma. Vincitore della seconda edizione è stato il blog 'Iocambiolecose@Seneca' del liceo linguistico Seneca. A seguire, sono stati premiati lo scientifico Von Neumann e l'alberghiero Amerigo Vespucci. Il primo ha realizzato un adesivo con il logo del concorso utilizzando le immagini dei monumenti simbolo di Roma, mentre il secondo ha realizzato un cortometraggio dal titolo 'Being Human'.

La giuria ha poi consegnato una menzione speciale al liceo cinetelevisivo Roberto Rossellini, per aver realizzato l'esperienza di una 'Gay Straight Alliance': si tratta di una comunità aperta a tutti, in cui si può sostenere o condividere esperienze con persone omosessuali. Al Rossellini ne fanno parte tutti i componenti dell'istituto, dagli studenti ai docenti al personale Ata.

"Quest'anno l'edizione del concorso è partita dagli insegnanti stessi. Il progetto aveva come obiettivo quello di sensibilizzare le esperienze degli studenti in merito all'omofobia. Gli studenti hanno potuto contribuire all'iniziativa con video, foto, interviste e la realizzazione di un blog e una gay straight alliance", ha spiegato Roberto Baiocco, dell'Università La Sapienza. "Il bullismo è soprattutto omofobico e spesso porta a violenze corporali. Di solito lo pratica chi ha delle paure. Gli antidoti sono soltanto la scuola e la famiglia, se educano a una cultura del diverso", ha aggiunto Vittorio Lingiardi.

A conclusione delle premiazioni, l'appello di Alessandra Cattoi ai ragazzi: "Il progetto non deve finire qui, ma continuare a casa con le famiglie - ha detto, annunciando che scriverà un libro insieme al team della Sapienza per raccontare l'esperienza di 'Lecosecambiano@roma' - Perché  mi auguro che questo progetto diventi una tradizione della Capitale".

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