Omicidio viale America: l'egiziano ucciso dopo una 'spedizione punitiva

Un delitto maturato nell’ambiente della prostituzione, come “spedizione punitiva” nei confronti di Azzam Gamal Aboue Elyazid Mohamed, cittadino egiziano di 49 anni, ritenuto autore di minacce rivolte contro alcune prostitute che lavorano in quella zona cittadina. Questo il movente che ha portato due cittadini romeni ad uccidere la notte del 3 maggio in viale America, nella zona dell'Eur. Il fermo dei due assassini nel pomeriggio di sabato 11 maggio, quando la Squadra Mobile della Questura di Roma ha eseguito i fermi di indiziato di delitto a carico dei due, ritenuti responsabili di omicidio volontario. In quell'occasione, alle 2 di notte, mentre si trovava alla fermata dell’autobus di questo viale America, la vittima aveva subito un’aggressione con percosse da parte di due giovani, di tale violenza da provocarne il decesso.

INDAGINI - Le indagini, coordinate dalla locale Procura della Repubblica, Paola Filippo e condotte dalla Squadra Mobile, hanno permesso di accertare che il delitto è maturato nell’ambiente della prostituzione. Da qui l'acquisizione di gravi elementi indiziari nei confronti dei due cittadini romeni, fidanzati/protettori di due prostitute: Dorel Petrica Manea, 27 anni, ritenuto autore materiale dell’aggressione mortale, con un precedente specifico per rissa e danneggiamento aggravato. E  Iulian Valuta, nato in Romania nel 1992, responsabile per concorso materiale. Da qui la richiesta di emissione della misura cautelare del fermo di indiziato di delitto a carico di entrambi con il Pubblico Ministero che condividendo in toto il quadro indiziario rappresentato, ha disposto le misure richieste. Nella giornata di ieri, il gip di Roma ha convalidato i due fermi di indiziato di delitto ed emanato ordinanza di custodia cautelare in carcere per entrambi.