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Omicidio Torpignattara, la moglie di Zhou Zeng: "Voglio cittadinanza italiana, la mia famiglia è sepolta qui"

Lyan Zeng torna a parlare intervistata al Tg1. "Voglio verità e giustizia su mio marito e mia figlia"

A più di un anno dall'uccisione della figlia e del marito durante una rapina torna a parlare Liyan Zeng, la donna cinese che il 4 gennaio 2012 a Torpignattara ha assistito coi suoi occhi alla trucidazione della sua famiglia. 

"Voglio la cittadinanza italiana perché i corpi di mio marito e di mia figlia sono qui, al Verano". Così la moglie del commerciante cinese freddato a colpi di pistola mentre faceva ritorno a casa con in braccio la figlia di nove mesi, morta anche lei tra le sue braccia. Lei, Liyan, si salvò per miracolo ed ora più che mai si sente italiana. 

"Io vivo in Italia da 15 anni - dice in un'intervista al Tg1 - e qui voglio continuare a vivere. Voglio verità e giustizia su mio marito e mia figlia". Uno dei due killer del marito e della figlia, un giovane marocchino, fu ritrovato impiccato in un capannone, mentre dell'altro ormai non si hanno più notizie da tempo. "Quando eravamo vicino al portone di casa - racconta la donna mostrando le cicatrici sul braccio - ho visto due molto alti. A mio marito hanno portato via 10mila euro. Mia figlia Joy é morta in braccio a mio marito, anche io volevo morire con lei".

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