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Cronaca Cassia / Via Raffaele Stasi

Duplice omicidio in via Stasi: gatti e schiamazzi alla base della tragica lite

Antonio Torro ha ucciso Tiziano Lampugnani e Perla Montori con tre colpi di pistola, poi si è barricato in casa e si è suicidato

Gatti e schiamazzi in un turbine di liti ed accese discussioni sfociate poi in tragedia. C'è una lite condominiale e antichi dissaporti di vicinato alla base del tragico pomeriggio vissuto ieri ai Due Ponti. Tre le persone morte, tutti pensionati, con l'82enne Antonio Torro che prima ha ucciso Tiziano Lampugnani e Perla Montori esplodendogli contro tre colpi di una pistola semiautomatica, per poi chiudersi in casa ed uccidersi con la stessa arma con la quale aveva ammazzato poco prima marito e moglie di 63 e 67 anni. Una volta arrivati al civico 16 di via Raffaele Stasi i soccorritori non hanno potuto far altro che constatare la morte dei due coniugi, freddati nell'androne di casa davanti il portoncino d'ingresso della loro abitazione al pian terreno. Un nuovo tragico pomeriggio per i residenti della zona dove nel 2009 venne trovato privo di vita e carbonizzato il cadavere di Brenda, la transessule coinvolta nello scandalo che travolse l'allora Governatore del Lazio Piero Marrazzo

LITE CONDOMINIALE - Come nel 2009 anche in questo tragico pomeriggio di fine ottobre i residenti della zona dei Due Ponti si sono ritrovati al centro dell'attenzione mediatica per un fatto di sangue con stampa e forze dell'ordine ad assiedare via Stasi. Ad innescare la tragedia dei tesi rapporti di vicinato che si protrevano da tempo. Secondo quanto riferito da diversi residenti non era la prima volta che i coniugi Lampugnani ed Antonio Torra avevano delle discussioni. 

ENNESIMA LITE - Una scena che si è ripetuta anche nella mattinata di ieri, quando i tre hanno avuto l'ennesima accesa discussione con l'82enne che si lamentava per i gatti della zona che la signora Perla era solito accudire, e marito e moglie che contestavano ad Antonio Torre i continui schiamazzi che arrivavano dal suo appartamento, forse proprio per ripicca rispetto alla 'gattara' del quartiere ed a suo marito. Poche ore dopo (nel primo pomeriggio) l'ennesima discussione si è trasformata in tragedia con l'82enne che ha prima ucciso marito e moglie per poi spararsi un colpo alla testa con la stessa arma e farla finita. 

LA SCOPERTA DEI CADAVERI - A scoprire i corpi privi di vita di Tiziano e Perla, la 'gattara' del quartiere, una vicina di casa, che li ha trovati ancora con le borse della spesa con le quali erano tornati in casa dal supermercato. Erano le 15:30 e sul posto si sono precipitati i carabinieri della Compagnia Roma Trionfale e quelli del Nucleo Investigativo di via in Selci. Ascoltati i testimoni e svolti i primi accertamenti gli investigatori hanno chiuso il cerchio nel volgere di un paio d'ore. 

SUICIDIO NELL'APPARTAMENTO - La scoperta del corpo privo di vita di Antonio Torra è stata però anticipata da momenti di apprensione. Una volta dato un nome al presunto killer i carabinieri hanno infatti trovato la porta dell'appartamento dell'82enne sbarrata. Per il timore che l'uomo, armato di una pistola regolarmente detenuta per uso sportivo, potesse incrementare i numeri della tragedia sono infatti giunti in via Raffale Stasi i carabinieri dell'Aliquota di primo intervento, una unità recentemente istituita anche con compiti antiterrorismo ed i pompieri attrezzati con gli strumenti per forzare le porte della casa dove si poteva trovare l'assassino armato. 

CHIAVI DI CASA - Congelata la scena del delitto ed acquisite certezze sul killer i carabinieri, in tenuta antisommossa, sono quindi riusciti ad entrare nell'appartamento al primo piano di Antonio Torra (sopra quello di Tiziano e Perla) dove hanno poi trovato l'anziano morto a causa di un colpo di pistola che lo stesso 82enne si era sparato alla tempia. Anche per lui non c'è stato nulla da fare. 

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