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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Omicidio Paolo Marfurt: 24 anni e 6 mesi di reclusione al presunto killer

La 1^ Corte di Assise di Appello di Roma ha pronunciato la sentenza nei confronti di tre imputati ritenuti responsabili della morte di Paolo Marfurt, freddato a Verminicino il 3 ottobre 2012

La 1^ Corte di Assise di Appello di Roma, ieri, ha pronunciato la sentenza nei confronti dei tre imputati ritenuti responsabili a vario titolo dell'omicidio di Paolo Marfurt, avvenuto la sera del 3 ottobre 2012, ribaltando l'esito del primo grado di giudizio del Tribunale di Frosinone.

LE CONDANNE - Il collegio romano, presieduto dal Giudice de Cataldo, ha condannato a 24 anni e 6 mesi di reclusione Giorgio Franconeri, "presunto materiale esecutore dell’omicidio", a 3 anni di reclusione Salvatore Papaianni, per "aver procurato l’arma del delitto", e assolto Marco Mostarda, per "non aver partecipato all'esecuzione".

Ieri mattina, su richiesta della Procura Generale, il Presidente della 1^ Corte ha emesso l'Ordinanza di applicazione di misura cautelare nei confronti del Franconeri il quale è stato immediatamente arrestato dai Carabinieri di Frascati e sottoposto al regime degli arresti domiciliari presso la sua abitazione a Torre Gaia.

ARRESTATI NEL 2013 - I presunti autori erano stati arrestati il 18 gennaio del 2013, dopo tre mesi di ininterrotte indagini, dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Frascati in esecuzione di un'ordinanza di applicazione di misura cautelare in carcere emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale Roma su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica.

L'OMICIDIO - La sera del 3 ottobre 2012, a Vermicino vicino Frascati, in una strada poco frequentata interna ad alcuni terreni coltivati a vigna, fu rinvenuto il cadavere di Paolo Marfurt, persona nota ai Carabinieri perché inserito in contesti malavitosi della periferia sud-est della Capitale, attinto da cinque colpi di arma da fuoco, il primo alla nuca e gli altri quattro al torace, tutti sparati dalla medesima arma, una pistola calibro 7,65.

PAOLONE - Marfurt fu freddato verso le 22 di quella sera. Il suo corpo fu trovato accanto al suo scooter Burgman 600 ancora parcheggiato e con il casco ancora indossato. Il colpo fatale fu quello che lo raggiunse alla nuca, episodio che fece pensare da subito a un'esecuzione.

Paolone, conosciuto così in ambienti della malavita, aveva dei precedenti penali e da subito non fu esclusa l'ipotesi che potesse aver tentato il "salto" nel mondo criminale. L'attenzione investigativa si era infatti immediatamente concentrata sulle modalità con cui è stato commesso: un’esecuzione a sangue freddo, sicuramente premeditata ed organizzata.

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