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Cronaca

Omicidio Vermicino: trovati i killer di Paolone, tre in manette

Tre persone, un romano e due calabresi, sono stati arrestati perché ritenuti responsabili della morte di Paolo Marfurt, freddato a Verminicino il 3 ottobre 2012

Tre persone in manette per l'omicidio di Paolo Marfurt. Questo il primo dato dell'operazione dei carabinieri che ha portato all'arresto di un romano e due calabresi e che si sta attuando anche con decine di perquisizioni nella periferia sud della capitale e nell'area del crotonese.

Dopo circa tre mesi di ininterrotte indagini, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Frascati hanno fatto luce sull’omicidio di Paolone, trovato cadavere la sera del 3 ottobre 2012 in via di Vigne di XXII Rubbia, periferia sud della Capitale.

Marfurt fu freddato verso le 22 di quella sera in una strada periferica e poco trafficata. Il suo corpo fu trovato accanto al suo scooter ancora parcheggiato e con il casco ancora indossato.
Il colpo fatale fu quello che lo raggiunse alla nuca, episodio che fece pensare da subito a un'esecuzione. Paolone, come hanno fatto sapere gli inquirenti, aveva dei precedenti penali e da subito non fu esclusa l'ipotesi che potesse aver tentato il “salto” nel mondo criminale.

L’attenzione investigativa si è immediatamente concentrata sulle modalità con cui è stato commesso: un’esecuzione a sangue freddo, sicuramente premeditata ed organizzata.

E’ emerso che la vittima era in rapporti con un personaggio calabrese con il quale negli ultimi mesi era entrato in forte contrasto. Le progressioni d’indagine, infatti, hanno portato a svelare stretti rapporti di affari tra il predetto calabrese ed un romano, responsabile di un’agenzia di pratiche auto sita nella zona di Torre Angela, mediante anche l’ausilio di un terzo soggetto, nato a Roma ma di origini calabresi anch’egli. Proprio attraverso l’agenzia, infatti, si ritiene che siano stati ricettati autoveicoli e riciclato denaro di illecita provenienza, sebbene per quest’aspetto vi siano ancora accertamenti in corso.

Le indagini non hanno ancora consentito di far piena luce sul movente dell’omicidio, che è però certamente legato ai rapporti illeciti tra la vittima e gli indagati, considerato che Marfurt cercava di inserirsi prepotentemente nel giro d’affari approfittando dei suoi rapporti amicali con il titolare dell’agenzia. Certo è che pochi giorni prima dell’omicidio vi era stato l’ennesimo forte scontro tra la vittima ed il personaggio calabrese, di passaggio a Roma, a seguito del quale è stata decretata la sua condanna.

L’”amico” titolare dell’agenzia di pratiche auto ha così organizzato il tranello e procurato l’appuntamento con il secondo indagato il quale ha materialmente eseguito l’omicidio. Agli arrestati viene contestato il reato di omicidio in concorso, con l’aggravante della premeditazione.

Il blitz dei militari dell’Arma ha avuto inizio alle ore 04.00 di oggi, a Roma ed a Cirò Marina (KR), con l’arresto dei tre indagati e l’esecuzione di una decina di perquisizioni. E’ stata anche sequestrata l’agenzia di pratiche auto, per la ricerca di ulteriori elementi probatori delle illecite attività nel cui contesto si colloca l’omicidio.

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