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Cronaca San Lorenzo / Piazzale Aldo Moro

Marta Russo: vent'anni fa l'omicidio a La Sapienza

Il 9 maggio del 1997 veniva esploso il colpo che costò la vita alla giovane studentessa di Giurisprudenza. I suoi organi furono donati. Resta avvolto nel mistero il movente dell'omicidio

Una pagina triste. Sono passati venti anni dal proiettile che, insanguinando i cortili dell’università La Sapienza, ha stroncato la vita di Marta Russo. Era infatti il 9 maggio del 1997 quando, da una finestra dell'Istituto di Filosofia del Diritto, esplose un colpo. Un attimo dopo la pallottola calibro 22 raggiunse alla testa la giovane studentessa di Giurisprudenza. 

LA GENEROSITA' - Cinque giorni di agonia. Poi Marta Russo si spense. Ma non il suo cuore che, ancora oggi, continua a battere. La famiglia ha deciso infatti di donare gli organi. Un gesto di estremo altruismo, che è stato ricordato anche nella targa commemorativa affissa dove il delitto è stato commesso. “Con questo atto di volotà marta Russo ha elevato ad etica universale l’altruismo in una visione generosa dell’esistenza. Marta vive e rende così concreto e presente il supremo insegnamento: 'donare la propria vita al prossimo è il più grande atto d’amore' ”.

IL MISTERO E LA CERTEZZA -  Le circostanze in cui la giovane ventiduenne venne assassinata, hanno alimentato congetture di ogni tipo. Ne sono derivati due processi, seguiti con particolare attenzione dai media nazionali. Il movente non è mai stato individuato, le responsabilità invece sono state chiarite. Nel frattempo il cuore di Marta Russo continua a battere nel petto di un'altra persona. Da vent'anni.

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