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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Appio Latino / Via Franco Bartoloni

Omicidio Sacchi, la famiglia allontana l'ipotesi delle sostanze stupefacenti. "Luca non usava droghe"

L'avvocato della famiglia Sacchi parla a RomaToday. La fidanzata: "Luca rimarrà nei nostri pensieri sempre. Questa è un'ingiustizia. Sono dei mostri"

"Luca era un ragazzo buono, che amava lo sport. Gli stupefacenti sono lontani anni luce dal suo mondo e non faceva assolutamente uso di droghe".

Sono le parole dell'avvocato Domenico Pavone, difensore della famiglia di Luca Sacchi, il 24enne ucciso con un colpo di pistola alla testa a Colli Albani

"Luca Sacchi non usava droghe"

Il legale, a RomaToday, allontana gli aloni di mistero sulla vita della vittima, rispedendo al mittente le ipotesi di un possibile abuso di stupefacenti del ragazzo: "Era un naturista convinto, sia nella sua attività sportiva che nella vita di tutti i giorni. Le mie parole, tra l'altro, sono supportate dai medici che proprio oggi (25 ottobre ndr) hanno eseguito l'espianto degli organi. Gli esami tossicologici sono stati negativi a qualsiasi uso di stupefacenti, quindi la salute del ragazzo era perfetta e non faceva uso di droghe", dice. 

"Luca Sacchi non conosceva Valerio Del Grosso e Paolo Pirino"

Ma Luca perché eri lì? "Stava facendo una passeggiata con la fidanzata raggiungendo il pub dove c'era il fratello 19enne. Voleva assicurarsi che stesse bene", spiega e poi aggiunge: "Non conosceva assolutamente né Valerio Del Grosso, né Paolo Pirino (gli autori dell'omicidio di Luca Sacchi)". 

"La mamma di Luca non riesce nemmeno a parlare, i genitori sono distrutti. Voleva aprirsi una palestra per conto suo, farsi una famiglia. Ora sembra che il colpevole sia lui, ma è la vittima. Come la sua famiglia. Questa è una storia drammatica che ha colpito dei genitori con il cuore d'oro che hanno espresso il loro consenso alla donazione degli organi. Una iniziativa lodevole, hanno donato Luca. Il loro figlio", conclude al nostro quotidiano. 

Il video del fermo di Del Grosso e Pirino

La fidanzata: "La droga non c'entra"

E che la tragedia non sia riconducibile ad una questione di droga ne è convinta anche Anastasiya, la fidanzata di Luca Sacchi che al Tg1 racconta la sua verità: "No, noi eravamo lì sono per guardare il fratellino più piccolo che stava dentro al pub. Luca non è quello che dicono, Luca è l'amore non ci sono altre definizioni".

Gli aggressori "non li ho visti in faccia. Ho sentito solo la voce del ragazzo, aveva un accento romano, un ragazzo giovane. Mi ha detto 'damme sto zaino'. E' una cosa che non supereremo mai, Luca rimarrà nei nostri pensieri sempre. Questa è un'ingiustizia. Sono dei mostri", dice.

"Luca - aggiunge la ragazza in lacrime - ha tentato di proteggermi, se invece si fosse nascosto magari non sarebbe successo nulla, ma io ero a terra, avevo preso una botta in testa, ho visto tutto bianco, non capivo. Ricordo solo che quando mi sono alzata sono andata a vedere come stava Luca. Mi ha voluto proteggere".

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