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Cronaca

Omicidio Luca Sacchi, fermati due sospettati. Ipotesi scambio di droga finito male

Nella notte le forze dell'ordine hanno fermato i due sospettati. La Procura di Roma aveva aperto indagine per omicidio volontario

Due ragazzi di 21 anni, residenti nella zona di San Basilio e sospettati di essere gli autori dell'omicidio di Luca Sacchi, ucciso con un colpo di pistola nella serata del 23 ottobre, sono stati fermati alle prime ore di venerdì 25 ottobre.

Portati in caserma, in queste ore sono stati ascoltati dal Magistrato di turno che sentirà anche questa mattina la loro versione dei fatti alla presenza anche di carabinieri e polizia. Alla base del folle gesto, secondo quanto emerge, ci sarebbe uno scambio di droga finito male.

L'accusa è omicidio volontario

L'accusa ipotizzata verso i due aggressori è di omicidio volontario, come sottolineato dalla Procura di Roma. I due sono stati individuati grazie alla denuncia dei genitori di uno dei due presunti colpevoli: sono stati loro a raccontare in Commissariato che il figlio era uno degli autori del drammatico fatto.

L'imbeccata ha messo in contatto Polizia e Carabinieri che sono riusciti a rintracciare i due ragazzi di San Basilio, intorno alle 2:45 del mattino del 25 ottobre. Uno dei due avrebbe precedenti anche per droga, mentre l'altro - il presunto autore dell'omicidio - sarebbe non avere sarebbe incensurato. Il cerchio su di loro si era però ormai già stretto grazie alle indagini e alla acquisizione delle telecamere di sorveglianza.

Omicidio Luca Sacchi: ipotesi scambio di droga

Secondo quanto apprende RomaToday, al vaglio degli investigatori ci sarebbe la possibilità di un movente per droga. Uno scambio finito maleLuca Sacchi, la fidanzata e una terza persona (elemento questo ancora da verificare con certezza) avrebbero infatti avuto un appuntamento con i due ragazzi per acquistare lo stupefacente. 

Gli spacciatori, però, invece di consegnare quanto dovuto avrebbero aggredito la coppia in via Franco Bartoloni, all'incrocio con via Teodoro Mommsen. Questo l'antefatto, ipotizzato. 

Come è morto Luca Sacchi

Quindi la tragedia, andata come la fidanzata di Luca Sacchi l'ha raccontata agli inquirenti. Un malvivente riesce a colpire alla nuca Anastasia, con un bastone, rubandole lo zaino: all'interno sperava di trovare soldi (forse quelli serviti per pagare la droga) ma pesca soltanto un cellulare e pochi euro. 

Sacchi, esperto di arti marziali e lotta greco romana, reagisce per difenderla. Quindi la colluttazione e l'arrivo del secondo giovane (incensurato) che ha sparato alla testa del 24enne, un colpo rivelatosi poi fatale. Luca avrebbe compiuto 25 anni a febbraio prossimo.

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"Luca sei un eroe"

Appena si è diffusa la notizia della morte di Luca, sulla pagina sua Facebook tanti sono i messaggi di cordoglio. "Addio Luchè. E' stato un piacere ed un onore conoscerti. E come ci si poteva aspettare da te... hai lottato fino alla fine. Sei un eroe. Ora potrai guardarci ed aiutarci a tutti noi da lassù. Soprattutto ai tuoi genitori. Rimarrai sempre nei nostri ricordi ma ancor più importante nei nostri cuori come la grande persona che eri. Ancora non ci credo", si legge. 

Un cuore d'oro come i genitori che hanno espresso il loro consenso alla donazione degli organi, se confermata l'idoneità del giovane all'eventuale prelievo per trapianto terapeutico. Il residenti del quartiere ancora non ci credono: "Questo è posto tranquillo, non è mai accaduto niente del genere. Anche il pub (estraneo ai fatti) è frequentato da gente tranquilla che viene a bere una birra la sera dopo il lavoro". 

La presidente del municipio: "Ci sentiamo soli"

La presidente del municipio Monica Lozzi si lascia invece andare ad una considerazione amara: "Il fatto che sia accaduto in una zona tranquilla dà molto da pensare. Ultimamente stanno accadendo troppi eventi cruenti nel nostro territorio: l'omicidio al parco degli Acquedotti, l'aggressione nei confronti di due operatori Ama in zona Arco di Travertino, la sparatoria avvenuta non più di un anno fa a via Flavio Stilicone, gli atti vandalici nei confronti di scuole e mercati del nostro territorio, e potrei continuare. Questa lunga scia di violenza dà a tutti la sensazione che la sicurezza sia un tema poco considerato e trascurato da chi dovrebbe occuparsi di tutelarla. Ci sentiamo soli, indifesi, in balia di delinquenti che ammazzano chiunque con facilità estrema, perfino un ragazzo per bene solo perché ha avuto il coraggio di reagire".

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