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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Acilia / Via Riserva del Pantano

Omicidio Dragona, il Gip: "Broccolo persona violenta e glaciale"

Un omicidio "senza movente, estemporaneo e gratuito". Nel provvedimento il giudice D'Alessandro definisce Alessandra Iacullo come "una ragazza problematica"

Un omicidio "senza movente, estemporaneo e gratuito". E' il quadro che il gip di Roma delinea in merito alla morte di Alessandra Iacullo uccisa con "oltre venti coltellate" la sera del 2 maggio in via della Riserva del Pantano a Dragona, nella zona del litorale romano. Nell'ordinanza con cui Simonetta D'Alessandro convalida il fermo di Mario Broccolo, il gip scrive che "il delitto è d'impeto, estemporaneo, gratuito, senza logica". Giudice per le Indagini Preliminari che ha convalidato l'arresto parlando in relazione al killer di una personalità "Iraconda, violenta e glaciale".

SENSO DI SOLITUDINE - Nel suo provvedimento il giudice descrive anche la figura della vittima definendola come "una ragazza problematica". "I suoi problemi - prosegue il gip - sono determinati da una serie di vicissitudini familiari, dopo la morte del padre. Lo stato di affannosa ricerca di aiuto di Alessandra e del senso di solitudine emerge con chiarezza dalle numerose e continue telefonate effettuate quella sera".

INCONTRO AL BAR - Incontrando l'uomo ad un bar lo apostrofa, ricostruisce il Gip, affermando "sei solo bravo a bere con i tuoi amici". Tale frase, è "sufficiente a far scattare l'ira violenta e implacabile di Broccolo, che ha già ucciso per futili motivi". Dopo la lite in piazza, si incontrano di nuovo e la rabbia di Broccolo "diventa esplosiva, non controlla la sua ferocia e la colpisce con ira incontenibile: oltre venti coltellate sul viso e sulle braccia".

ANNI DI DETENZIONE - Per il giudice D'Alessandro: "gli anni di detenzione (per una precedente condanna per omicidio a 18 anni) hanno forgiato nell'indagato un carattere aggressivo, problematico" e per l'appunto "glaciale". Secondo il gip, anche la scelta fatta da Broccolo di non rispondere alle sue domande nell'ambito dell'interrogatorio di garanzia, "è apparsa dettata dalla consapevolezza intuitiva di dati riconducibili a tracciati telematici e perciò documentali. Anche questo elemento risulta inquietante, come lo è la mancanza completa di resipiscenza, l'indifferenza assoluta alla sorte della vittima".

INDIFFERENZA ASSOLUTA - D'Alessandro scrive, inoltre, che "Broccolo nell' immediatezza dei fatti ha reso dichiarazioni finalizzate a crearsi un alibi e ha mentito riguardo ad una serie di ircostanze fondamentali". L'uomo, senza un lavoro fisso, "ha intrapreso un'attività di spaccio di cocaina, ciò che gli consentiva il contatto con la ragazza, e senz'altro una disponibilità economica più che bastevole per consentirgli la fuga".

PROPENSIONE DEL KILLER - Secondo quanto riferito da un testimone "l'utilizzo di armi da taglio risponde ad una propensione del Broccolo". Il teste inoltre "ha dapprima descritto e poi riconosciuto con precisione il fodero del coltello da lui regalato all'indagato, reperito sul luogo del delitto".

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