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Cronaca

Omicidio Diabolik, la famiglia: "L'arresto di ieri primo passo. Ora si arrivi ai mandanti"

La figlia Ginevra: "E' un bel regalo di natale". La sorella: "Credo che questa sia una risposta importante non solo per noi ma per tutti i cittadini di Roma"

Sorpresa e felicità. Sono i sentimenti che emergono dalle parole rese all'AdnKronos dalla famiglia di Fabrizio Piscitelli. Ieri l'arresto del presunto killer, Raul Esteban Calderon, incastrato da un video, da testimonianze e da intercettazioni. "Siamo molto contenti e soprattutto sollevati, non ce lo aspettavamo, nella tragedia è stata per noi una bella notizia. Appena l'ho saputo, beh, non si può spiegare. E' un bel regalo di Natale", commenta con la voce commossa, Ginevra Piscitelli, figlia di Diabolik.

"Adesso aspettiamo altre informazioni più precise perché al momento non ce ne sono. Sapevamo che gli investigatori stavano lavorando ininterrottamente - continua - ma avevamo un po' perso le speranze dopo due anni e mezzo. Ora stiamo cercando di metterci in contatto con la Questura, il nome dell'uomo che hanno arrestato non ci dice nulla, anche perché le prime notizie trapelate parlavano di un albanese. La mia speranza è che accuse così pesanti siano fondate e che per aver convalidato l'arresto ci siano delle prove. Mi rincuora il fatto che ci sia un video che riprende la scena e il possibile responsabile - conclude - perché in due anni e mezzo mi sono continuamente chiesta come fosse possibile che nessuna telecamera avesse immortalato anche solo un attimo di quanto accaduto".

Anche i genitori di Piscitelli parlano di un grande regalo di Natale della Procura. "L'arresto del killer", spiegano, "è un primo passo per arrivare ai mandanti che dovranno anche loro pagare ed essere arrestati. Ma ora siamo sicuri che tutto quello che c'è dietro l'omicidio di Fabrizio verrà alla luce e siamo ancora più fiduciosi nell'attività della procura e della questura: attendiamo gli ulteriori sviluppi dell'attività investigativa e ora siamo certi che arriveranno".

"La notizia - aggiungono - ci ha colto totalmente di sorpresa perché non c'era nessun sentore, sono stati seri e non hanno mai fatto trapelare nulla. Li ringraziamo per la professionalità e l'umanità con cui hanno trattato il caso e per il comportamento protettivo nei nostri confronti. Ci hanno sempre detto che all'omicidio di nostro figlio dedicavano la stessa attenzione che riservano a tutti gli omicidi. Hanno mantenuto la parola".

La sorella Angella Piscitelli spiega: "Sono consapevole che questo è il primo passo che dovrà portare poi all'individuazione dei mandanti.Da oggi comincia una nuova speranza per il completo trionfo della giustizia. Noi come sempre abbiamo dichiarato auspichiamo che la pena sia commisurata alla gravità del fatto e mi piacerebbe aggiungere all'immensità del nostro dolore".

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