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Cronaca Centocelle / Via delle Ninfee

Omicidio a Centocelle: condannato a 18 anni l'assassino di Costantino Bianchi

La sentenza nel processo con rito abbreviato, i familiari del commercialista: "Non è mai una vittoria ma è stata fatta giustizia"

E’ stato condannato a 18 anni di carcere, con rito abbreviato, Vincenzo Di Benedetto, accusato dell’omicidio di Costantino Bianchi, il commercialista ucciso a 55 anni il 29 marzo del 2021 all'interno del Winning Bar, a Centocelle. 

Per il gestore del locale di via delle Ninfee, un 37enne originario di Caltanissetta, amico della vittima, la procura di Roma aveva chiesto una condanna a 14 anni. La vittima era stata trovata a terra nel bagno con profonde ferite alla testa, colpito più volte con un mattarello. Alla lettura della sentenza a piazzale Clodio erano presenti i familiari della commercialista romano.

"Quando una persona non c'è più non è mai una vittoria. Oggi Di Benedetto va chiamato con il suo nome, per quello che è: un assassino", ha detto Massimiliano Bianchi, fratello della vittima dopo la sentenza. "Oggi è stata fatta giustizia. Mio fratello era un poeta, una persona incredibile, generosa, rispettata da tutti - ha aggiunto Annalisa, sorella di Costantino Bianchi -. Con il suo omicidio sono state distrutte tante famiglie, una mancanza che sentiremo per tutta la nostra vita".

Ad assistere la famiglia della vittima l’avvocato Giorgio Alessio insieme ai colleghi Germano Monzio Compagnoni e Andrea Magnanti. "Ora attendiamo di leggere le motivazioni", ha detto l’avvocato di parte civile che nella scorsa udienza aveva sottolineato l’efferatezza del delitto. "Per me l’ha ucciso tre volte - aveva detto il legale difensore della famiglia Bianchi - prima colpendolo con una bottiglia, poi con un mattarello e infine sbattedogli la testa in bagno".

L'omicidio di Costantino Bianchi

L'omicidio di Costantino Bianchi avvene all'interno del Winning Bar a Centocelle il 29 marzo di un anno fa. Un locale che alle 18:00 doveva essere chiuso per via delle restrizioni dettate dalla zona rossa nel periodo di emergenza Coronavirus. Il commercialista romano venne colpito più volte alla testa con un mattarello. Il barista interrogato dagli investigatori del commissariato Prenestino e della squadra mobile confessò poi di aver ucciso Costantino Bianchi. A lanciare l'allarme fu la moglie della vittima, che non vedendolo tornare a casa denunciò la scomparsa alle forze dell'ordine. Alla base dell'assassinio dei motivi economici. 
 

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