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Cronaca Castro Pretorio / Via Marsala

Omicidio a Termini: ucciso in strada dal branco nel corso di una lite

Vittima un senza fissa dimora di 45 anni. Le violenze si consumarono la sera del 26 marzo in via Marsala. I tre responsabili individuati ed arrestati dagli investigatori della PolFer e del commissariato Viminale

Omicidio a Termini dove un uomo di 45 anni è morto dopo essere stato picchiato da un branco di tre uomini. Le violenze si consumarono lo scorso 26 marzo in via Marsala. In condizioni disperate il 45enne Dariusz J., senza fissa dimora polacco, venne trasportato d'urgenza al Policlinico Umberto I dove morì dopo tre giorni di agonia. Al termine di una intensa attività investigativa gli investigatori della Polfer e del commmissariato Viminale hanno arrestato i tre responsabili, due cittadini della Repubblica Ceca ed un cittadino polacco, tutti senza fissa dimora gravitanti nell'area dello scalo ferroviario dell'Esquilino, dovranno rispondere di "omicidio preterintenzionale"

Omicidio clochard in via Marsala 

Le violenze si consumarono la sera di lunedì 26 marzo quando il 45enne venne picchiato brutalmente nell'area di Termini dal gruppo dei tre uomini poi individuati e catturati dagli investigatori di polizia. Aggredito per futili motivi Dariusz J. venne colpito con calci e pugni e poi cadde in terra dopo essere stato spintonato dal gruppo, impattando rovinosamente in terra e sbattendo violentemente la nuca al suolo. 

Ucciso dal branco a Termini

Il personale del 118, immediatamente intervenuto, trasportò il 45enne al pronto soccorso del Policlinico Umberto I in condizioni disperate con una contusione cranica, l'escoriazione della regione sopraccigliare sinistra, frattura delle ossa nasali, ferite lacero contuse al labbro superiore ed una distrazione dei muscoli lunghi del collo. Entrato al nosocomio universitario in prognosi riservata l'uomo è poi deceduto a causa delle gravi lesioni riportate tre giorni dopo (il 29 di marzo). 

Indagini della polizia 

L’indagine partita immediatamente con l’intervento di personale del Commissariato di polizia  Viminale, aveva uno sviluppo immediato grazie all’estrapolazione ed alla visione delle immagini del sistema di videosorveglianza della Stazione Termini, dove si appurava che l’aggressione al malcapitato era stata perpetrata dai tre uomini che, a causa di futili motivi, lo colpivano ripetutamente al volto, fino alla successiva e fatale spinta operata da uno di loro, che lo faceva cadere rovinosamente a terra battendo la nuca al suolo. Oltre a ciò sono state anche acquisite le testimonianze di alcune persone presenti che hanno indirizzato gli investigatori verso un gruppo di uomini, tutti abituali frequentatori della pensilina della stazione Termini, lato via Marsala. 

Clochard ucciso a pugni da tre senza fissa dimora 

Con il decesso dell’uomo le attività di indagine già in corso hanno subìto una accelerata grazie al proficuo ed intenso scambio di informazioni e foto, con le quali si sono poi individuati i responsabili della aggressione, tra il personale delle squadre di Polizia Giudiziaria del Commissariato Viminale e del Compartimento Polizia Ferroviaria per il Lazio.

Branco individuato a Termini 

Lo scorso 1 aprile, presumendo probabilmente una diminuzione della pressione investigativa in concomitanza con la festività della Pasqua, due dei tre giovani venivano notati da personale della squadra di Polizia Giudiziaria del Compartimento Polfer,  percorrere via Marghera e venivano immediatamente bloccati e condotti negli Uffici di appartenenza. Dopo aver allertato di quanto accaduto anche gli agenti della squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato Viminale, alle 13:50 veniva rintracciato ad opera dei due Uffici anche il terzo componente del gruppo assalitore in via Marsala.

Fermo di indiziato di delitto 

Tutti e tre i soggetti risultavano essere senza fissa dimora, sprovvisti di documenti e pregiudicati, per cui venivano foto segnalati ed identificati. Grazie alla stretta sinergia tra la Polizia Giudiziaria e l’Autorità Giudiziaria (che nel frattempo era stata informata da subito dell’accaduto), i tre soggetti venivano sottoposti a fermo di indiziato di delitto ed associati presso la casa circondariale di Regina Coeli per il reato di omicidio preterintenzionale. Il provvedimento adottato è stato convalidato la mattina del 6 aprile dall’Autorità Giudiziaria.

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