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Cronaca Flaminio / Viale Tiziano

Uccide clochard e si vanta con l'amico: risolto il delitto dello stadio Flaminio

Il presunto assassino di Sulin Wickrmasingha è stato rintracciato dagli agenti della polizia locale di Roma Capitale nella zona di Tor Pignattara

E’ stato ucciso il clochard di 68 anni trovato privo di vita la mattina dello scorso 2 febbraio nell’area dello stadio Flaminio. E’ stato l’esito dell’esame autoptico ad indicare le cause del decesso di Sulin Wickrmasingha, da tutti conosciuto come Charlie. Ad essere fermato quale indiziato di delitto per la morte del cingalese è un connazionale dello Sri Lanka di 39 anni, scovato dagli agenti della polizia locale di Roma Capitale in un appartamento sulla via Casilina, nella zona di Tor Pignattara. 

Omicidio clochard allo stadio Flaminio 

Sono stati gli agenti del II Gruppo Parioli della Polizia Locale di Roma Capitale a fermare l’uomo (classe 1979) indiziato per l’omicidio di Sulin Wickrmasingha. L'individuazione è stata possibile a seguito della testimonianza di uno dei connazionali del deceduto che, ascoltato dagli inquirenti, ha fornito un'utenza telefonica corrispondente a un uomo che a suo dire aveva "pestato a sangue" Charlie. Partendo da questo elemento, gli agenti sono risaliti all'identità dell'indiziato e successivamente, tramite altre indagini e testimonianze, all’abitazione della periferia sud est della Capitale dove il 39enne al momento risiedeva.

Omicidio clochard allo stadio Flaminio

Un fermo per la morte del clochard allo stadio Flaminio

I ‘caschi bianchi’, appostati fuori della casa, lo hanno individuato la sera di venerdì 9 febbraio al suo rientro e condotto presso gli uffici del Comando di viale Parioli, dove al momento si trova in attesa delle disposizioni della Autorità Giudiziaria.

Ucciso nel corso di una festa 

Secondo quanto si apprende quel giorno c’era stata una festa durante la quale era prima nata una lite poi culminata nell’omicidio di Charlie. Ad incastrare il presunto assassino la sua confessione ad un altro clochard con cui si era vantato di aver ucciso il 68enne senza fissa dimora poi trovato privo di vita la mattina del 2 febbraio. Proprio il confidente, interrogato dagli agenti del Gruppo Parioli, diretti dal comandante Bertola, ha fornito agli investigatori il cellulare del presunto assassino. Seguendo le tracce del telefono gli stessi sono quindi arrivati a Tor Pignattara.

Possibile favoreggiamento 

In attesa della decisione dell’Autorità Giudiziaria sulla situazione del 39enne cingalese, i vigili urbani proseguono le indagini per comprendere se l’amico che ha ospitato il presunto omicida fosse a conoscenza di quanto accaduto, in quel caso per lui si prospetterebbe il reato di “favoreggiamento”. 

Clochard morto allo stadio Flaminio

Sulin Wickrmasingha venne trovato cadavere intorno alle 8:30 dello scorso 2 febbraio all’ingresso del settore 16, lato viale Tiziano, dell’impianto sportivo dove, da circa 4 anni, trovano rifugio senza fissa dimora stranieri ed italiani. I vigili urbani erano andati allo stadio Flaminio per svolgere accertamenti sui clochard che sono soliti dormire all’interno dello stadio abbandonato. 

VIDEO | Ecco come è ridotto lo stadio Flaminio

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