rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Tor Sapienza / Viale Giorgio Morandi, 144

Omicidio Tor Sapienza: usura o debiti di gioco dietro la morte di D'Andria

Questa una delle piste battute dagli inquirenti per comprendere le cause che hanno determinato la morte del 62enne in viale Morandi

Potrebbe esserci un giro di soldi, forse legato all'usura oppure a debiti di gioco, dietro l'omicidio di Claudio D'Andria ucciso ieri sotto la propria abitazione di viale Morandi a Tor Sapienza con un colpo di pistola alla fronte. E' una delle piste battute dagli investigatori, che al momento sembrano escludere l'ombra della criminalità organizzata dietro l'omicidio, anche se avvenuto con le modalità di un vera e propria esecuzione.

PROIETTILE IN FRONTE - Indagini che hanno determinato come il 62enne sia stato ucciso da un proiettile dritto in fronte, con uno sparo che ha fatto sobbalzare dal letto gli inquilini del palazzo con i cani ancora al guinzaglio che abbaiavano mentre il loro padrone finiva a terra morto. Quartiere periferico di Tor Sapienza, che ieri si è svegliato nell'incubo dell'ennesimo episodio violento con un'esecuzione in piena regola. L'usciere in pensione nel Municipio IV (ex V) di via Tiburtina, che poco prima delle 7 aveva portato i suoi due cani a spasso. Come succedeva tutti i giorni, a volte anche accompagnato da alcuni vicini. Ieri però era andato da solo. Ad aspettarlo, nascosto a piedi del palazzo, c'era un uomo che si è avvicinato e gli ha puntato la pistola in faccia da vicino. Ha sparato e poi scappato.

Omicidio Tor Sapienza: uomo ucciso con un colpo alla testa in via Morandi

QUARTIERE AL SETACCIO - La Squadra Mobile ha passato al setaccio il quartiere. Bussando ad ogni porta e da una strada all'altra. Testimonianze, orari, ipotesi, ricostruzioni sui trascorsi del 62enne. Il puzzle è ancora all'inizio, ma alcuni tasselli già ci sono. Tra tutti le parole di un testimone chiave, che parla di un uomo visto allontanarsi da solo, dopo lo sparo, in un parco nelle vicinanze. Qualcuno invece parlava di persone che sono sfrecciate via su uno scooter, ma con il passare delle ore quest'ultima ipotesi sembra cedere il passo alla prima.

PRECEDENTE PER SPACCIO - E poi c'é quella macchia sul passato di D'Andria, che, da quanto riferiscono gli investigatori, ha un piccolo precedente per spaccio di droga. E' proprio da quella vicenda che gli agenti sono partiti. Ma il percorso delle indagini non è scontato. L'uomo potrebbe avere avuto dei dissapori recenti e di sicuro l'omicidio è stato qualcosa di premeditato, di calcolato. Non è stata una lite estemporanea, ma al momento non ci sono elementi evidenti sul movente del delitto.

POCHE TRACCE - Finora la sola traccia lasciata dal killer sul posto è quel bossolo di proiettile calibro 7,65. Unico e mortale. Un delitto che stride anche con il racconto dei vicini della vittima. "E' sempre stata una persona riservata ma gentile", spiegano alcuni vicini. Da anni D'Andria era separato dalla moglie, con la quale aveva avuto una figlia, e viveva nell'appartamento di via Morandi con la madre anziana.

SIGNORE DISTINTO - Era in pensione da diversi mesi dopo aver lavorato come usciere e custode nel palazzo comunale dell'ex-V municipio. Tutti lo ricordano come "un signore distinto, ammirato soprattutto dalle donne per il suo aspetto e i suoi modi, e un romanista sfegatato". Il quartiere è sconvolto, ma non sembra neppure troppo sorpreso. "Qui ormai sembra terra di nessuno - dicono - e la gente non ne può più".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Omicidio Tor Sapienza: usura o debiti di gioco dietro la morte di D'Andria

RomaToday è in caricamento