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Cronaca

Omicidio Cerciello Rega, un testimone: "Aveva con sé tesserino quella notte"

L'avvocato della famiglia Cerciello: "All'inizio del dibattimento non pensavamo potesse essere necessario chiarire questo aspetto ma visto che è stato messo in dubbio abbiamo ritenuto di dover intervenire"

Il vicebrigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega aveva con sé il tesserino di riconoscimento la notte in cui venne ucciso a Roma. È quanto emerge da una testimonianza raccolta dai legali della famiglia del militare dell'Arma ucciso a Prati, nel corso di indagini difensive.

Gli avvocati hanno anche annunciato che depositeranno l'attività svolta nel corso dell'udienza che vede imputati per omicidio volontario Finnegan Lee Elder è Christian Natale Hjorth

Secondo quanto riferito dal testimone ai legali, quella sera Cerciello lo fermò pochi minuti prima dell'omicidio nella zona di Prati e si identificò mostrando il tesserino che era nel portafoglio. 

In un audio l'accordo tra il Maresciallo e Varriale sull'ordine di servizio da compilare

"Noi abbiamo rintracciato la persona che aveva incontrato Cerciello poco prima dell'omicidio alle 3.08 di quella notte e ha confermato - ha detto l'avvocato Franco Coppi in aula - che il vicebrigadiere per identificarsi ha estratto dalla tasca dei pantaloni il portafogli e ha mostrato il tesserino da carabiniere. All'inizio del dibattimento non pensavamo potesse essere necessario chiarire questo aspetto ma visto che è stato messo in dubbio abbiamo ritenuto di dover intervenire".

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