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Cronaca

Omicidio Cerciello Rega, il pusher degli americani "era un informatore dei carabinieri"

A rivelarlo un verbale con le dichiarazioni di un militare dell'Arma, non in servizo la sera dell'uccisione del vicebrigadiere, che ha spiegato il ruolo di "confidente" del pusher di Trastevere

Il presunto pusher di Trastevere “era un informatore”. Emerge un nuovo particolare nel processo per l’omicidio di Mario Cerciello Rega, vicebrigadiere dei carabinieri ucciso con 11 coltellate la notte tra il 25 e il 26 luglio in via Pietro Cossa, a Prati. Un delitto per il quale sono a processo i due studenti americani Elder Finnegan Lee e Christian Gabriel Natale-Hjorth

Omicidio Cerciello Rega: il pusher "era informatore"

La rivelazione è contenuta in un verbale del settembre scorso, acquisito su istanza delle difese e messo a disposizione delle parti a quasi un anno dall’accaduto. Secondo le dichiarazioni rese da un militare dell’Arma I.P., il presunto pusher di Trastevere che avrebbe dovuto consegnare droga ai due americani a processo, “era un informatore”. 

Omicidio Cerciello Rega, il pusher confidente e il delitto non risolto

Nelle dichiarazioni agli inquirenti il carabiniere, che la sera dell’omicidio Cerciello Rega non era in servizio, ha spiegato come il presunto pusher fornisse informazioni a lui, senza parlare di legami fra l’informatore e il vicebrigadiere assassinato. 

Un altro tassello utile dunque a ricostruire l’intricata vicenda: l’omicidio del vicebrigadiere Cerciello Rega nel cuore di Prati che, a un anno di distanza, presenta ancora molti punti oscuri. 
 

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