rotate-mobile
Cronaca

Ucciso per un parcheggio: pene ridotte per gli imputati

Conferma dell'impianto accusatorio ma riduzione di pena per gli accusati dello scontro a fuoco successivo a una lite per un parcheggio in cui nel dicembre 2005 fu ucciso Andrea Bennato

Pena ridotta per Mario Maisa, Enrico e Gianluca Bennato. I tre, alla fine di marzo del 2008, furono condannati a 12 anni di reclusione per l'accusa di omicidio, mentre a due suoi nipoti, Enrico e Gianluca Bennato (cugini della vittima), inflisse rispettivamente 8 anni, e 8 anni e 9 mesi di carcere per tentato omicidio. Tutto avvenne nel 2005 e per un parcheggio e a morire fu Andrea Bennato.

Ora, sei anni dopo quella tragica lite terminata con uno scontro a fuoco, la prima corte d'assise d'appello di Roma, presieduta da Mario Lucio D'Andria, ha oggi ridotto di un anno la pena inflitta a Maida (da dodici anni a undici anni di reclusione). Riduzioni più consistenti per gli altri due imputati; esclusa per entrambi l'aggravante della premeditazione, Gianluca Bennato è stato condannato a sei anni di carcere ed Enrico Bennato a 5 anni e mezzo.
La vicenda che culminò nell'assassinio di Andrea Bennato ebbe origine da una lite degenerata tra familiari nella zona di Casal del Marmo. La violenta discussione cominciò tra due ragazze - la fidanzata di un fratello di Andrea Bennato e la fidanzata di un cugino della vittima - per un parcheggio conteso. Andrea Bennato insieme con due suoi fratelli si presentarono con mazze da baseball sotto casa del cugino. A uscire dal palazzo, però, fu il padre del ragazzo, zio dei tre. Fu allora che la lite si trasformò in un conflitto a fuoco nel corso del quale Andrea Bennato fu ucciso.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ucciso per un parcheggio: pene ridotte per gli imputati

RomaToday è in caricamento