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Cronaca Magliana / Via Castiglion Fibocchi

Omicidio Andrea Gioacchini: indagato Augusto Giuseppucci, fratello del "Negro"

Il 65enne è stato sottoposto al test dello Stub. Proseguono le indagini della Squadra Mobile per fare luce sul killer della Magliana

C'è un indagato per l'omicidio di Andrea Gioacchini, freddato a colpi di pistola da un killer dopo aver lasciato i figli all'asilo alla Magliana. Si tratta di Augusto Giuseppucci, 65 anni, fratello di Franco, "Er Negro", della Banda della Magliana, ucciso nel 1980 a Trastevere da un clan rivale. L'avvocato dell'uomo nega ogni coinvolgimento, con il suo assistito al momento iscritto nel registro degli indagati. 

Un omicidio che riaccende i riflettori sulla mala romana, quello del 34enne freddato da un assassino in sella ad uno scooter che gli ha esploso contro quattro colpi di pistola, sparando per uccidere. Secondo quanto si apprende da fonti investigative Augusto Giuseppucci è stato fermato per un controllo dalle Volanti della Polizia romana. 

Accompagnato negli uffici della Questura, il fratello del "Negro", è stato quindi sottoposto al test dello Stub, un tampone adesivo che raccoglie le tracce di esplosivo presenti sulle mani di chi ha usato da poco tempo un’arma da fuoco. A negare ogni coinvolgimento con l'omicidio di Gioacchini lo stesso Giuseppucci tramite il suo avvocato difensore. 

A mettere gli investigatori della Squadra Mobile sulle tracce di Augusto Giuseppucci alcuni testimioni che avrebbero riferito una certa somiglianza fisica fra il 65enne ed il killer che ha freddato Gioacchini, che ha ucciso il 34enne indossando un casco integrale e senza mai scendere dallo scooter con il quale si è poi allontanato dall'area dell'asilo Mais e Girasoli di via Castiglion Fibocchi dove la vittima aveva appena accompagnato i figli a scuola. 

In auto con lui la compagna, Alina, una donna romena, ferita di striscio da uno dei quattro colpi che hanno freddato Gioacchini.  La donna ha infatti assistito direttamente all’agguato. La stessa era seduta accanto alla vittima sulla sua Yaris verde parcheggiata davanti all’asilo della Magliana. 

L'omicidio di Andrea Gioacchini si è consumato lo scorso 10 gennaio quando il 34enne, appena uscito dal carcere di Civitavecchia, è stato freddato da un killer solitario in sella ad uno scooter. Una vera e propria esecuzione, con il 34enne raggiunto da quattro colpi esplosi da una pistola calibro 7.65, che non gli hanno lasciato scampo. 

Chi ha sparato, secondo chi indaga, era solo. Arrivato in via Castiglion Fibocchi a bordo di uno scooter, ha atteso che la coppia lasciasse le figlie a scuola, poi ha avvicinato la Yaris verde di Andrea Gioacchini e a ha fatto fuoco.

La vittima, Andrea Gioacchini morta poi all'ospedale San Camillo era un sorvegliato speciale. Lo scorso 6 gennaio era appena uscito dal carcere di Civitavecchia. Si era presentato lì per scontare un cumulo di pene. Fra queste anche gli otto mesi patteggiati nel 2015, una faccenda che aveva visto coinvolta e condannata, tra gli altri, anche Tamara Pisnoli, ex moglie del calciatore Daniele De Rossi (qui la notizia). 

Insomma Gioacchini era conosciuto. Soprattutto alle forze dell’ordine. Polizia e Carabinieri conoscevano i suoi precedenti nei reati di detenzione di armi, spaccio di droga, usura, estorsione e lesioni personali. Il suo assassino al momento resta ancora senza nome, con gli investigatori che proseguono le indagini per dare un nome ed un volto al killer della Magliana. 

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