Svolta nelle indagini per l'omicidio di Alfredo Verna, il 58enne dipendente dell'Ama trovato morto a Tor Tre Teste. I carabinieri della Compagnia Casilina hanno infatti fermato un 36enne, fortemente sospettato di essere il responsabile delle 2 coltellate che hanno traffito a morte la vittima. Per lui l'accusa è di omicidio aggravato, premeditato. A firmare il decreto di fermo di indiziato di delittoè stato il Pm della Procura della Repubblica di Roma, Rita Ceraso.

Il presunto responsabile dell’omicidio sarebbe un amico della convivente della vittima. Anche lui risiede da anni a Tor Tre Teste, nei pressi di via Tovaglieri. A quanto si apprende sarebbe intervenuto nell’appartamento della vittima per sedare un’ennesima violenta lite in famiglia.

L'irruzione del 36enne ha scatenato tra questi e il Verna una violenta colluttazione. E' stato durante la collutazione che il 36enne ha sferrato tre fendenti con un coltello da cucina che aveva portato appositamente da casa. L'uomo si è poi dato fuga gettando l’arma in strada, poco lontano dal luogo del delitto. L’identificazione è stata possibile grazie alla collaborazione di alcuni residenti che hanno fornito delle preziose testimonianze ai carabinieri.