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Cronaca

Omicidio Dragona, il 50enne fermato confessa: "Ho ucciso io Alessandra"

L'uomo, fermato in giornata, ha finito per confessare dopo un lungo interrogatorio. Con la vittima avrebbe avuto una relazione finita, ma lui non si era rassegnato ed era geloso della donna

Ha confessato. E' stato lui a uccidere Alessandra Iacullo, la 30enne morta accoltellata a Dragona una settimana fa. L'uomo fermato oggi dagli inquirenti ha ammesso di essere lui il killer dopo un lungo interrogatorio presso gli uffici della squadra mobile della capitale.

Il cinquantenne romano, Mario Broccolo, secondo quanto si è appreso, avrebbe frequentato per un periodo la vittima, poi la loro storia si era conclusa ma lui non riusciva a rassegnarsi. Aveva continuato a cercare Alessandra con telefonate e messaggi. L'uomo abita nella sua stessa zona e, sempre stando a quanto emerso, si era prima intrattenuto con la vittima in un bar vicino al luogo del delitto. Poi dopo poco la lite in strada, un contrasto violento, e le coltellate. La Procura di Roma procede per omicidio volontario.

IL DELITTO - Alessandra era stata trovata in una pozza di sangue, schiacciata dal suo scooter, in via della Riserva del Pantano, tra Ostia e Acilia, intorno alle 22 di giovedì 2 maggio. Vani i tentativi di soccorrerla, la 30enne è arrivata all'ospedale Grassi di Ostia che era già morta. Inequivocabili le ferite di arma da taglio alla gola, al collo al volto. Quel motorino sopra il suo corpo forse era solo un modo per depistare gli inquirenti.

Le piste battute da chi ha lavorato a risolvere il giallo hanno avuto tutte fin dall'inizio il filo conduttore della vita sentimentale. Inizialmente dall'analisi delle modalità con cui erano stati inferti i fendenti sembrava che ci fosse di mezzo la mano di una donna. Poi la certezza che non fosse avvenuta alcuna violenza sessuale. Da lì ipotesi della frequentazione di Alessandra con individui di sesso e maschile e femminile e la possibilità che a essere coinvolta nell'omicidia fosse una compagna della vittima. Sicuramente qualcuno che lei conosceva. Un'altra pista riguardava un gruppo di egiziani con cui la Iacullo pareva avesse aveva avuto ultimamente dei contatti. Ora la svolta. La confessione dell'unico uomo fermato che finalmente fa luce sul caso.

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