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Cronaca Acilia / Via Riserva del Pantano

Omicidio Dragona: il giallo si infittisce. Chi ha ucciso Alessandra?

La pista seguita dagli inquirenti sembra essere quella passionale. La 30enne avrebbe avuto una relazione con una donna più grande di lei. Ascoltato anche il marito della stessa. Restano ancora diversi punti oscuri

Un giallo che si infittisce ogni giorno di nuovi elementi. Chi ha ucciso Alessandra Iacullo? Questa la domanda alla quale stanno tentando di dare una risposta gli inquirenti che dalla notte del 30 aprile stanno cercando di ricostruire gli ultimi momenti di vita della 30enne di Dragona uccisa in una zona isolata di via della Riserva del Pantano. Indagini che hanno appurato che come la vittima sia stata presumibilmente uccisa da una persona che conosceva molto bene e della quale si fidava.

MOVENTE PASSIONALE - Sospetti che stanno portando gli inquirenti ad escludere di volta in volta le varie piste battute e che sembrano portare ad un unico movente, quello passionale. Una traccia che porta ad una donna di 60 anni sposata con la quale Alessandra Iacullo avrebbe intrattenuto una relazione sentimentale, dopo aver interrotto un'altra storia con un cittadino egiziano conosciuto in una vacanza a Sharm El Sheik con la quale la vittima sembrerebbe aver avuto una relazione. Storia con la donna che sarebbe stata a conoscenza del marito, ma entrambi i coniugi sembrano avere un alibi di ferro.

CAUSE DELLA MORTE - Dopo l'autopsia sul corpo e gli esiti investigativi della polizia, la ricostruzione di quella sera diventa sempre più dettagliata. Gli inquirenti stanno concentrando le indagini attorno alla cerchia ristretta di conoscenze della trentenne. All'istituto di medicina legale di Tor Vergata l'autopsia ha già fornito alcune certezze: le ferite da arma da taglio rilevate sul corpo della ragazza sarebbero diverse, ma quelle al collo, con il taglio della giugulare, fanno pensare ad una morte per dissanguamento. Non sono emersi dalle analisi segni di violenza sessuale. Fra gli esami, alcuni ancora in corso, ci sono anche quelli del dna di alcuni reperti, forse frammenti di pelle e sangue, trovati sotto le unghie della vittima così come su un fodero di coltello, con lama di 12 centimetri, recuperato in un prato poco lontano dal luogo dell’aggressione.

LITIGIO - Indagini che sembrano portare avanti la pista del litigio, ma resta da comprendere ancora con chi e per quale motivo, con gli agenti del commissariato di Ostia che continuano ad interrogare persone, conoscenti e familiari della 30enne che in base a quanto accertato fino ad ora, aveva frequentazioni sia maschili che femminili, tra le quali quella con alcuni cittadini nordafricani residenti nella vicina Torvajanica, che Alessandra Iacullo aveva frequentato negli ultimi tempi.

VIA RISERVA DEL PANTANO - A trovare il corpo esanime di Alessandra erano stati alcuni passanti giovedì sera intorno alle 22: all'imbocco di via della Riserva del Pantano hanno visto una donna sotto il suo scooter. Sembrava un investimento, un incidente stradale. Quando Alessandra era stata soccorsa respirava ancora, ma è morta poco dopo. La vittima era stata vista per l'ultima volta al bar di Dragona, intorno alle 20, e sembrava agitata. Era entrata per comprare le sigarette e poi era andata via in fretta con il motorino. Lo stesso che dopo qualche ora, trovato sopra di lei, nascondeva il suo corpo agonizzante.

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