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Cronaca

Per Giandavide De Pau oltre i tre omicidi anche un incidente stradale. Ritrovata la sua auto

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti l'uomo giovedì mattina sarebbe arrivato con la Toyota IQ in via Riboty

Si scava sul passato di Giandavide De Pau, il cinquantunenne accusato dell'omicidio delle tre prostitute uccise giovedì scorso nel quartiere Prati a Roma, alla ricerca di eventuali altri fatti di sangue. Gli investigatori, coordinati dalla procura di Roma, stanno passando al setaccio il cellulare di De Pau, ritrovato nell'appartamento in via Riboty dove sono state uccise le due cinesi, per verificare eventuali collegamenti con altri fatti legati al mondo della prostituzione e mai risolti. De Pau da sabato sera si trova nel carcere di Regina Coeli.

Trovata l'auto di De Pau

Nel frattempo oggi è stata trovata la Toyota IQ di De Pau. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, l'uomo proprio giovedì mattina sarebbe arrivato con l'auto in via Durazzo per incontrare Marta Castano Torres, la sua prima vittima, e poi si è spostato in via Riboty dove ha ucciso le due cinesi. Sul veicolo sono stati avviate verifiche sia per trovare l'arma utilizzata, magari nascosta, ed eventuali tracce ematiche. La vettura è stata ritrovata danneggiata. L'uomo sarebbe quindi stato coinvolto con la propria vettura in un incidente automobilistico dopo i tre delitti. Quando De Pau avrebbe avuto l'incidente e dove non è ancora chiaro.

La ricostruzione

Restano almeno 40 ore di buco nella vicenda. De Pau ha raccontato di aver vagato per due giorni sotto choc. La svolta alle indagini c'è stata venerdì. Francesca De Pau - la sorella dell'uomo accusato del triplice omicidio - ha contattato i carabinieri della stazione di Monte Mario perché aveva dei sospetti sul fratello. I carabinieri hanno passato le informazioni alla squadra mobile della polizia che sta conducendo le indagini. 

Nel frattempo la polizia, che in via Riboty aveva trovato un cellulare usato da De Pau e intestato alla sorella, stava già stringendo il cerchio sul presunto omicida. Da chiarire anche la posizione di una donna cubana, amica di Giandavide De Pau e di Marta Castano Torres. Al momento non è indagata. Anche lei ha contattato la sorella del 51enne e si è presentata in commissariato raccontando di aver trascorso la sera di mercoledì assieme a Giandavide De Pau, consumando con lui cocaina, e di averlo rivisto dopo gli omicidi. 

Sarebbe stata lei ad ascoltare i primi racconti dell'uomo sospettato dei delitti. De Pau, forse in taxi o a piedi, è riuscito a raggiungere la casa della sorella in zona Ottavia dove è stato poi sottoposto a fermo dalla polizia. Nei confronti dell'uomo i pm di Roma contestano l'omicidio plurimo aggravato ma non la premeditazione. 

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