Studentessa americana morta a Roma, i genitori di Olivia vogliono sapere cosa è successo
La giovane era a Roma per una vacanza studio. I genitori lanciano un appello: "Chi sa parli"
"Non è possibile che nostra figlia sia morta così, chi sa parli". L'appello lo lanciano Nancy e Michael, i genitori di Olivia Shipp la studentessa americana di 20 anni trovata priva di vita in un cortile condominiale di Trastevere dopo essere precipitata da una finestra di un appartamento in via Ippolito Nievo.
I genitori della giovane hanno ripetuto più volte agli investigatori di voler sapere la verità. La coppia, prima di sapere della tragica morte della figlia era già in viaggio a Roma. "Ci siamo scritti tutta la notte. Era felice, non aveva motivo di suicidarsi", hanno ripetuto.
A fare luce sul giallo di Trastevere, sono i Carabinieri. La tragica scoperta è stata fatta intorno alle 3:00 della notte del 16 novembre, quando le coinquiline della 20enne hanno allertato i soccorritori dopo aver trovato la loro amica priva di vita. Qui, secondo quanto riferito dalle amiche di Olivia, il gruppo di amici aveva preparato un piatto di pasta dopo aver passato la nottata in alcuni locali.
Con il cibo pronto in tavola le amiche hanno chiamato Olivia ma senza avere risposta. Notata la porta del bagno chiusa dall'interno ed impossibilitate ad entrare nella toilette, le coinquiline della 20enne americana si sono affacciate da una finestra di una camera da letto adiacente a quella del bagno, trovando quest'ultima aperta. Spostato lo sguardo in basso hanno poi fatto la macabra scoperta.
Al momento la pista più battuta è quella del drammatico incidente. "Avevamo bevuto", hanno detto i ragazzi negando però di aver assunto droghe. Nel caso fossero trovate tracce di sostanza stupefacente nel corpo della giovane, allora le indagini potrebbero indirizzarsi su un'altra direzione cercando la fonte originaria dello spaccio. Ma è solo una ipotesi. I genitori di Olivia Shipp vogliono sapere cosa è successo.