rotate-mobile
Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca San Lorenzo / Via dei Volsci, 20

San Lorenzo, il killer di Degenhardt ripreso dalle telecamere. I due si erano conosciuti in chat?

Il ladro - killer ha portato via il pc dall'appartamento di via dei Volsci. Il dettaglio fa pensare che all'interno vi possano essere le tracce che portano al colpevole

Inizia a dipanarsi il mistero attorno alla morte di Oliver Degenhardt, il 49enne imprenditore tedesco ucciso nel suo appartamento di via dei Volsci tra venerdì sera e sabato notte. I carabinieri del Nucleo Investigativo di Via In Selci avrebbero infatti acquisito le immagini delle telecamere della zona cui c'è un volto che con ogni probabilità è quello del killer. I militari però stanno provando innanzitutto a capire cosa sia accaduto realmente e le tessere del puzzle stanno andando pian piano tutte al loro posto. 

L'ultima cena di Degenhardt è stata con una sua collega. Quest'ultima ha riferito di aver salutato il 49enne tra le 22 e le 22.15. Alle 23 il rientro a casa in via dei Volsci. All'1.30 l'allarme di un vicino per del fumo dall'appartamento. L'omicidio quindi si è consumato tra le 23 e l'1.30. A questa certezza se ne affianca un'altra. Degenhardt conosceva la sua vittima, si fidava, tanto da aprirgli senza problemi la porta di casa. In casa non ci sono segni di effrazione, nè di danneggiamenti da scasso. Inoltre la scena del crimine e il fatto che la casa sia stata "ripulita" di tutti i preziosi, fa pensare che chi ha agito conoscesse l'appartamento, fosse a conoscenza della ricchezza dell'uomo e sapesse anche dove mettere le mani. Insomma, non era la prima che entrava in quella casa.

A chi ha aperto la porta il manager tedesco? La risposta molto probabilmente si trova nel suo pc e nei social network che usava abitualmente. Ad indirizzare verso questa ipotesi il furto del pc. Chi ha ucciso l'imprenditore, è il ragionamento di chi indaga, sapeva che il suo nome era nelle chat e per questo ha portato via il computer. Una mossa, quella del furto, che rallenta le indagini. Da parte degli inquirenti è già partita la richiesta ai vari servizi di chat per capire se, con chi e quando Degenhardt ha preso appuntamento. L'idea è che il nome e il volto combaci con quello immortalato delle telecamere. In corso anche l'analisi dei tabulati telefonici, nella speranza che il killer e il 49enne abbiano fissato l'appuntamento via telefono. 

Ulteriore tessera del puzzle da posizionare è l'esatta dinamica di quanto accaduto tra venerdì sera e sabato notte all'interno dell'appartamento al quarto piano. Sarà l'autopsia, i cui risultati si conosceranno oggi, a dire se il 49enne manager è morto per la ferita alla gola o per il colpo ricevuto alla testa. Un dettaglio non di poco conto. Secondo quanto si è appreso la ferita alla gola potrebbe anche essere compatibile con una caduta. In questo caso si fa largo l'ipotesi che  Degenhardt abbia provato a reagire al tentativo di rapina e sia stato colpito alla testa, cadendo e ferendosi al collo. Nel caso in cui la ferita si rivelasse inferta volontariamente dal killer, lo scenario cambia e la rapina potrebbe diventare anche un tentativo per depistare le indagini. 
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

San Lorenzo, il killer di Degenhardt ripreso dalle telecamere. I due si erano conosciuti in chat?

RomaToday è in caricamento