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Cronaca Monterotondo

Oggetti metallici nei pasti dei bimbi, ancora un caso. Il Comune sospende il servizio mensa

La decisione assunta congiuntamente dall'Amministrazione di Monterotondo comunale e dalla società gestrice del servizio

Ancora un oggetto metallico rinvenuto in un pasto servito nella mensa di una scuola di Monterotondo. Il quarto caso nel volgere di tre settimane. Un vero e proprio mistero, sul quale stanno cercando di fare luce carabinieri e Procura di Tivoli. Nonostante le denunce ed i controlli, avviati dal primo rinvenimento di una vite lo scorso 22 di aprile in una scuola comunale dell'infanzia, l'amministrazione eretina, in via cautelativa, ha comunicato la sospensione del servizio mensa a partire da mercoledì 12 maggio. 

"E' stato rinvenuto l’ennesimo oggetto metallico in un pasto servito dal servizio di mensa scolastica - comunicano dall'amministrazione eretina -. Non è possibile escludere, pertanto, che sia in atto un preciso, criminoso sabotaggio volontario ai danni del servizio, dagli effetti potenzialmente devastanti per l’incolumità fisica dei bambini e delle bambine nonché del corpo docente e del personale scolastico".

"Per questo oggi pomeriggio (ieri ndr), a fronte dell’ultimo, eclatante episodio, per il quale è stata sporta formale denuncia contro ignoti presso la locale stazione dei Carabinieri, a seguito di un serrato confronto tra l’Amministrazione comunale e i responsabili locali e nazionali della società gestrice del servizio, terminato in serata, si è convenuto di adottare misure straordinarie che prevedono: la sospensione cautelativa del servizio già a far data da mercoledì 12 maggio; la riapertura della possibilità, da parte delle famiglie, di inoltrare istanza di consumo di pasto domestico a scuola".

Lunga nota dell'amministrazione del Comune alle porte di Roma che prosegue: "Per venire incontro alle esigenze e in considerazione degli esigui tempi di comunicazione, la società gestrice del servizio assicurerà comunque, per la giornata di martedì 11 maggio, la somministrazione di cestini di pasto freddo, che saranno confezionati presso un centro di preparazione dei pasti alternativo al Centro cottura di Monterotondo".

"Consapevole dell’eccezionalità dei provvedimenti e del disagio arrecato alle famiglie, l’Amministrazione comunale conferma tuttavia l’obbligo di tutelare in ogni modo i minori e gli adulti destinatari del servizio mensa, ribadendo al contempo di aver attivato tutte le iniziative e tutti i provvedimenti atti a far luce su quanto accaduto e soprattutto al fine di evitare la reiterazione di questi episodi. Lo stesso dicasi per la società CirFood concessionaria del servizio".

Denunce e ispezioni 

Un vero e proprio mistero: "A tutti gli episodi sono infatti seguite puntuali segnalazioni, esposti, denunce formali (da parte dell’Amministrazione comunale alla locale Stazione dei Carabinieri, della società concessionaria del servizio direttamente alla Procura della Repubblica presso il tribunale di Tivoli) l’attivazione di procedure di non conformità tese a certificare che i corpi ritrovati all’interno delle pietanze sono estranei al ciclo d’approvvigionamento e a quello produttivo della società concessionaria, ben due ispezioni da parte del competente servizio della Asl con operazioni e controlli su tutta la filiera produttiva e distributiva dei pasti presso il Centro cottura, ispezioni da parte del reparti specializzati dei Carabinieri presso gli istituti scolastici nei quali si sono verificati gli episodi e presso lo stesso centro Cottura, approfondite verifiche tecniche che hanno escluso la provenienza degli oggetti metallici da macchinari e dagli arredi di questo".

Estrema misura di sospensione del servizio mensa

Una situazione che ha dunque richiesto una estrema ratio: "Di tutti questi passaggi e di tutte queste iniziative esiste ampia documentazione atta a dimostrare la correttezza amministrativa e di puntuale vigilanza esercitata a tutela dell’incolumità dei cittadini, minori ed adulti, documentazione che sarà a disposizione della Commissione mensa e che verrà resa pubblica secondo modalità tali da non interferire con le indagini in corso. Davanti a quest’ennesimo e sempre più grave episodio, l’Amministrazione comunale e la società CirFood concessionaria del servizio ritengono però doverosa l’adozione dell’estrema misura della sospensione del servizio, pur nella consapevolezza dei disagi che questa arrecherà alle famiglie, come ulteriore contributo ad una necessaria e ritrovata serenità e al fine di collaborare attivamente con le autorità per individuazione dei responsabili degli atti criminosi, nei confronti dei quali agiranno in tutte le sedi".

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