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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Case occupate, i movimenti contro (una parte) della stampa: "Non siamo terroristi"

Per venerdì alle 12 davanti alla Prefettura, in Piazza Santi Apostoli, i movimenti per la casa invitano la città a un confronto: "E' il momento delle soluzioni"

Stanchi di essere descritti come dei criminali da sgomberare, i movimenti per il diritto all'abitare che sabato sei aprile hanno occupato diversi stabili sparsi per tutta la città, hanno indetto una conferenza stampa per domani alle ore 12, di fronte alla Prefettura, in Piazza Santi Apostoli.

Nel comunicato stampa di presentazione respingono ogni accusa: "Il prefetto e le isituzioni che governano la città e la regione sanno bene chi siamo" scrivono "perchè tante volte abbiamo manifestato sotto le loro finestre e tante volte ci hanno incontrato". Dietro alle occupazioni di sabato, per i movimenti, "niente terroristi" ma solo un problema abitativo che nella Capitale conta, tra gli altri numeri, oltre sei mila sfratti solo per l'anno scorso.

Così tornano in piazza per rivendicare con una conferenza stampa, le ragioni che li hanno portati ad occupare sabato scorso. Dagli inquilini degli enti previdenziali alle prese con la dismissione delle loro case, a famiglie con sfratti esecutivi. Precari, studenti, disoccupati, cassa integrati.  

Il titolo dato all'iniziativa è chiaro. "Pronti al confronto, aspettiamo le soluzioni". Per i movimenti, "trasformare il tema cruciale dell'abitare in un problema di ordine pubblico può solo peggiorare una situazione oramai al limite. A noi non interessa, ma questa non può non essere l'ora delle soluzioni" scrivono.

Per questo motivo i movimenti invitano la città e le diverse forze politiche al confronto per trovare "soluzioni condivise" per far uscire la città "dall'emergenza e dalla precarietà abitativa".

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